Motociclista italiano ucciso da un’orsa sulla Transfagarasan in Romania: i dettagli della tragedia
Un motociclista italiano di 48 anni è stato ucciso da un’orsa mentre percorreva la celebre strada Transfagarasan, in Romania. L’incidente è avvenuto a pochi metri dalla diga di Vidraru, nel distretto di Arges, una zona nota per la presenza di orsi. Le autorità locali hanno confermato il decesso dell’uomo, originario di Samarate (Varese), dopo il ritrovamento del suo corpo in un burrone.
### La dinamica dell’aggressione
Secondo le prime ricostruzioni, il motociclista avrebbe cercato di fotografare l’orsa insieme ai suoi tre cuccioli, avvicinandosi troppo. L’animale, in stato di allerta, lo avrebbe prima ferito e poi trascinato per circa 60 metri in un’area impervia. Sul posto sono stati rinvenuti tracce di sangue, frammenti dell’equipaggiamento e un guanto.
Le autorità romene hanno recuperato il corpo con l’aiuto del Soccorso alpino e dei gendarmi, che hanno anche abbattuto l’orsa per motivi di sicurezza. L’uomo presentava numerose ferite da morso, e il suo decesso sarebbe avvenuto poco dopo l’aggressione.
### Un territorio ad alto rischio
La Transfagarasan, meta ambita dai motociclisti per i suoi paesaggi mozzafiato, è purtroppo nota anche per gli incontri pericolosi con gli orsi. Già a fine maggio, un turista polacco e una viaggiatrice spagnola erano rimasti feriti in due episodi separati, sempre nei pressi della diga.
Secondo i dati locali, nella zona vivono 112 orsi, un numero quattro volte superiore alla soglia ottimale di 25 esemplari. Un equilibrio delicato che rende inevitabili gli scontri, soprattutto quando gli animali sono con i cuccioli.
L’incidente è stato segnalato alle 9:52 di mattina, e le indagini sono ancora in corso per accertare ogni dettaglio. Intanto, la tragedia riaccende il dibattito sulla coesistenza tra uomo e fauna selvatica in queste aree remote.