Starbucks apre il primo punto vendita stampato in 3D a Brownsville, Texas
La catena di caffetterie Starbucks ha recentemente inaugurato il primo punto vendita realizzato con tecnologia di stampa 3D negli Stati Uniti, situato a Brownsville, Texas. Questo nuovo negozio segna un’importante innovazione nel campo dell’edilizia commerciale, rappresentando un passo significativo nell’adozione della stampa 3D per costruzioni di grandi dimensioni. Con una superficie di circa 130 metri quadrati, il punto vendita sarà operativo da maggio e offrirà un servizio drive-through per il ritiro degli ordini, ma non avrà posti a sedere né opzioni per ordinare di persona.
Innovazione nella costruzione
Il progetto è stato realizzato da Peri 3D Construction, un’azienda tedesca specializzata nella stampa 3D su larga scala. Per la costruzione dello store, è stata utilizzata la stampante Cobod BOD2, un braccio robotico che ha creato la struttura strato dopo strato con un materiale simile al cemento. All’esterno, il negozio appare simile a un tradizionale Starbucks, ma le pareti scanalate, tipiche della stampa 3D, rivelano la sua origine innovativa. Questo aspetto unico è stato descritto come simile a “tubi impilati” secondo Tom’s Hardware.
Il futuro della stampa 3D
Starbucks non è solo un marchio innovativo nel mondo del caffè, ma anche uno dei primi grandi rivenditori a sperimentare l’utilizzo della stampa 3D nel settore commerciale. Fino ad ora, questa tecnologia era stata prevalentemente utilizzata nell’edilizia residenziale, in particolare per affrontare la crisi degli alloggi a prezzi accessibili. Con oltre 17.000 store negli Stati Uniti, l’azienda ha deciso di testare questa tecnologia in un contesto urbano in crescita come Brownsville, che conta circa 190.000 abitanti e già ospita almeno altri quattro punti vendita.
A differenza delle tradizionali stampanti 3D desktop, che usano plastica per creare dettagli minuti, la stampa 3D edilizia impiega materiali come il cemento e opera su una scala molto più ampia. Sebbene la finitura degli edifici realizzati tramite questa tecnologia possa apparire grezza con giunzioni e disallineamenti visibili, gli esperti ritengono che la stampa 3D potrebbe diventare una soluzione chiave per affrontare la carenza di manodopera e per accelerare i tempi di costruzione. Col tempo, potrebbe anche rivelarsi più competitiva in termini di costi rispetto alle strutture tradizionali in legno.
Strategie locali e opportunità globali
Non è chiaro perché Starbucks abbia scelto precisamente Brownsville per questo progetto innovativo, ma la decisione potrebbe rivelarsi strategica. La città sta vivendo una fase di crescita e un’iniziativa di questo tipo potrebbe fungere da banco di prova per futuri sviluppi aziendali. Secondo Cobod, negli ultimi tre anni sono state discusse oltre 50 stampanti BOD2 in tutto il mondo, destinate non solo a caffetterie e negozi, ma anche a case, smart buildings, università e aziende produttrici di materiali.
In conclusione, l’apertura di questo punto vendita rappresenta non solo un’innovazione per Starbucks, ma anche un’opportunità per monitorare l’evoluzione della stampa 3D nel settore commerciale. L’adozione di tecnologie all’avanguardia potrebbe infatti segnare una nuova era nell’edilizia, aprendo la strada a pratiche più sostenibili e efficienti.