Salvini e Le Pen attaccano l’Europa di lobbisti e cinismo a Roma
Matteo Salvini e Marine Le Pen sono tornati a rilanciare le loro critiche all’Unione Europea, accusandola di essere sotto l’influenza di lobbisti e affaristi. Durante la giornata conclusiva della Scuola di formazione politica della Lega, i due leader europei si sono confrontati sulle difficoltà odierne che sta vivendo l’Europa, esprimendo la loro visione di un’Unione in crisi e sempre più lontana dai valori democratici.
Duro attacco a Bruxelles
Salvini ha apertamente definito l’Europa attuale come “in mano a lobbisti, finanzieri e immigrazionisti”, mentre Le Pen ha descritto l’Ue come un’istituzione “antidemocratica” che sfrutta le crisi a suo favore. La leader del Rassemblement National ha insistito sul fatto che l’attuale crisi migratoria, sanitaria ed energetica viene utilizzata dalla Commissione europea per consolidare ulteriormente i propri poteri a scapito delle nazioni sovrane.
Entrambi i leader hanno concordato che la Commissione di Ursula von der Leyen ha mostrato un cinismo abietto, utilizzando ogni opportunità per intervenire nei processi politici degli Stati membri. Le Pen ha sollevato preoccupazioni riguardo a un possibile peggioramento della democrazia in Europa, affermando che ci sono stati esempi recenti, come quello della Romania, dove il popolo ha rivendicato i propri diritti democratici contro l’ingerenza esterna.
La posizione di Giorgia Meloni
Anche se Giorgia Meloni non è parte della coalizione che sostiene la von der Leyen, ha comunque ottenuto un’importante vicepresidenza della Commissione. Le Pen ha riconosciuto i successi diplomatici di Meloni, pur evidenziando le divergenze tra le loro visioni politiche. La leader francese ha espresso la speranza che si possa instaurare una collaborazione su temi condivisi tra i diversi gruppi politici patriottici in Europa.
Sebbene i Patrioti europei rappresentino ora il primo gruppo di opposizione nel Parlamento, Le Pen non ha escluso la possibilità di un futuro accordo con il gruppo dei Conservatori, in cui si trova Fratelli d’Italia. Ha manifestato l’intenzione di unire le forze dei sovranisti per dare vita a una formazione politica unitaria, in grado di affrontare le sfide comuni.
Critiche al riarmo e alla guerra
Salvini ha colto l’occasione per sottolineare il suo disappunto nei confronti delle politiche di riarmo in Europa, suggerendo che ci siano interessi a mantenere i conflitti attivi, in particolare evidenziando le dinamiche a Parigi, Berlino e Bruxelles. La critica alla Commissione europea è stata al centro di tutti i discorsi, con Le Pen che ha messo in guardia sugli effetti devastanti della mancanza di una visione chiara sulla pace e sulla cooperazione.
Entrambi i leader hanno sottolineato l’importanza delle parole di pace pronunciate dal nuovo Papa Leone XIV, considerandole un segnale positivo in un contesto internazionale sempre più teso. Salvini ha espresso il suo consenso verso il messaggio di unità e cooperazione, mentre Le Pen ha definito il Papa come una figura autorevole in grado di guidare il dibattito sulla pace.
In conclusione, Salvini e Le Pen hanno chiamato a raccolta i ‘Patrioti’ per un’Europa delle nazioni, dove il rispetto della sovranità è fondamentale. In questo contesto, il futuro dell’Unione Europea rimane incerto, ma entrambi i leader sembrano decisi a lottare per un cambiamento radicale delle attuali politiche europee.