Una violenta ondata di maltempo si è abbattuta nella notte tra Veneto e Toscana, provocando allagamenti, danni e mettendo a dura prova i soccorsi. I Vigili del Fuoco sono stati chiamati a effettuare oltre 430 interventi in sei regioni, tra soccorsi a persone in difficoltà, rimozione di alberi pericolanti e gestione di sottopassi allagati.
La perturbazione, caratterizzata da nubifragi e un’attività elettrica eccezionale, ha colpito principalmente il Lazio, la Toscana, la Liguria, il Veneto, le Marche e l’Emilia-Romagna. Le criticità maggiori si sono registrate nella provincia di Roma, con circa 100 interventi, e lungo la costa tirrenica, dove le squadre sono state impegnate in oltre 200 azioni di soccorso.
Il record dei fulmini e l’allarme in Toscana
La Toscana è stata una delle regioni più colpite, con il presidente Eugenio Giani che ha definito la perturbazione “eccezionale”. Nelle dodici ore più intense sono stati registrati oltre 109.000 fulmini, un dato record che evidenzia la violenza del fenomeno. Nubifragi hanno imperversato all’Elba e in molte zone della regione, da Prato a Grosseto, mettendo in ginocchio la viabilità.
Proprio a Grosseto, i Vigili del Fuoco sono dovuti intervenire nel sottopasso di Viale Sonnino, completamente allagato, per trarre in salvo un adulto e alcuni adolescenti rimasti bloccati nella propria auto. Il lavoro delle squadre, coordinate anche con la Polizia Municipale, è stato cruciale per portare tutti in sicurezza e liberare la carreggiata.
Veneto in stato di allerta: Padova e Venezia sommerse
Anche il Veneto ha affrontato ore di grande paura, con la provincia di Padova tra le più colpite. Temporali e nubifragi hanno causato oltre 130 chiamate di soccorso, a fronte delle quali i pompieri hanno effettuato più di 30 interventi per alberi abbattuti e allagamenti di strade e cantine. Un automobilista è stato soccorso dopo essere rimasto bloccato in un sottopasso ferroviario a Villafranca Padovana.
La situazione a Venezia è stata definita “critica” dal Comune, che ha convocato il Centro operativo di Protezione Civile e ha invitato cittadini e visitatori alla massima cautela, sconsigliando gli spostamenti non indispensabili e raccomandando di evitare le aree allagate.
La mobilitazione delle istituzioni e dei soccorsi
Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha ringraziato tutti gli operatori impegnati, confermando oltre 230 interventi segnalati entro le 9 della mattina. Le criticità principali sono state legate alle reti fognarie urbane, messe a dura prova dall’intensità delle piogge, che in alcune zone, come Mira (VE), hanno raggiunto picchi di 80 mm/h.
I disagi si sono estesi anche ai trasporti, con l’interruzione della circolazione ferroviaria tra Padova e Mestre, e al sistema elettrico, dove tre cabine sotterranee allagate a Mestre hanno lasciato senza luce circa 1000 utenze.
Mentre l’ondata di maltempo si sposta verso le zone montane e pedemontane, lasciando intravedere un miglioramento per il pomeriggio, rimane alta l’attenzione e la gratitudine per il lavoro incessante di Vigili del Fuoco, Protezione Civile, volontari e Consorzi di bonifica, che hanno operato senza sosta per garantire la sicurezza dei cittadini.