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Lady Macbeth alla Scala inaugura la stagione 2025/26 con Šostakovič

Lady Macbeth alla Scala inaugura la stagione 2025/26 con Šostakovič

Lady Macbeth alla Scala inaugura la stagione 2025/26 con Šostakovič

Il 7 dicembre il Teatro alla Scala alzerà il sipario sulla Stagione d’Opera 2025/2026 con un titolo di forte impatto: Lady Macbeth del distretto di Mcensk di Dmitrij Šostakovič. Una scelta non casuale, che omaggia il compositore russo nel cinquantenario della sua scomparsa e promette di accendere i riflettori su un’opera dal passato tormentato, un gigante del Novecento musicale.

Un’opera complessa e un debutto scaligero

La partitura complessa di Šostakovič, un intreccio di violenza, desiderio represso e grottesco, sarà affidata alle bacchette di Riccardo Chailly per la sua dodicesima inaugurazione. Il Direttore musicale definisce l’approccio a quest’opera non “un atto di coraggio ma un atto dovuto”, sottolineando la presenza di “passi di mostruosa difficoltà tecnica” che richiedono un rispetto profondo. Alla guida del cast vocale, Sara Jakubiak nel ruolo della protagonista Katerina L’vovna Izmajlova.

La regia è affidata a Vasily Barkhatov, al suo debutto nel Piermarini. Barkhatov ha descritto la partitura come “molto cinematografica” e, per attualizzarne il messaggio, ha scelto di spostare l’ambientazione dall’originario villaggio a una città, enfatizzando così le dinamiche psicologiche e sociali in una chiave più contemporanea.

La musica oltre le polemiche

In un contesto internazionale delicato, la scelta di un autore russo potrebbe sollevare questioni. Tuttavia, il nuovo sovrintendente Fortunato Ortombina non ha dubbi: la musica “è assolutamente superiore a qualunque contrasto ideologico”. Ortombina ha ricordato come i regimi abbiano sempre cercato di ammansire i grandi artisti, proprio perché il teatro musicale ha “un ascendente sul popolo” più forte del loro. “Lo sa anche Putin – ha affermato – che Šostakovič sul popolo russo ha un ascendente superiore al suo”.

Appuntamento con la Prima diffusa

Come da tradizione, la Prima del 7 dicembre sarà trasmessa in diretta su Rai1. Milano si prepara a vivere l’evento anche con la Prima diffusa, un’iniziativa che coinvolgerà oltre 40 luoghi della città con proiezioni, concerti e guide all’ascolto. Un modo per rendere l’opera di Šostakovič un vero e proprio evento collettivo. Tutto è pronto per un inizio di stagione che, nelle parole della protagonista Sara Jakubiak, impone di “allacciare le cinture”.

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