Alpini a Biella: il video con Faccetta nera e le reazioni dell’Ana
Un episodio controverso ha scosso la 96esima Adunata nazionale degli Alpini a Biella, dove un video che mostra il brano “Faccetta nera” diffuso da altoparlanti e cantato da un gruppo di persone in strada, alcune delle quali indossavano il cappello da alpino, è diventato virale sui social. Questo evento ha sollevato immediatamente reazioni e dichiarazioni da parte dell’Associazione Nazionale Alpini (Ana), che ha voluto prendere una posizione chiara sulla questione.
Dichiarazione ufficiale dell’Ana
In merito alla diffusione del video, l’Ana ha precisato che le note di “Faccetta nera” provenivano da un altoparlante di un locale privato e non dall’impianto ufficiale dell’Adunata. Questo dettaglio è stato sottolineato per chiarire che non vi è stata alcuna volontà di associare l’evento alla musica di forte carica nostalgica e controversa.
Il presidente nazionale dell’Ana, Sebastiano Favero, ha rimarcato che l’associazione, per statuto, è apartitica e si dissocia da qualsiasi forma di propaganda politica. La celebrazione di questo evento si svolge in una città che ha il titolo di Medaglia d’oro della Resistenza, enfatizzando così il contrasto tra i valori promossi dagli Alpini e l’episodio avvenuto.
Il messaggio del presidente Sebastiano Favero
Sebastiano Favero ha dichiarato: “Stiamo celebrando la nostra 96esima Adunata in una città Medaglia d’oro della Resistenza. Il nostro motto, ‘Alpini portatori di speranza’, guida questa edizione, così come il futuro motto del 2024, ‘Il sogno di pace degli alpini’.” Queste parole evidenziano un chiaro intento di promuovere un messaggio di solidarietà e pace, contrapposto alla controversia generata dal video.
Il presidente ha anche parlato del recente libro “Alpini ribelli”, presentato a Biella, che esplora il ruolo fondamentale che le penne nere hanno avuto nella Resistenza. Questo testo celebra il contributo di ben 62 Alpini che hanno ricevuto la Medaglia d’oro al valore per le loro azioni durante la lotta di liberazione. Favero ha voluto sottolineare che episodi come quello del video non riflettono i valori e il significato che l’Ana promuove da quasi 105 anni tra le sue 320mila associate.
In conclusione, la situazione emersa a Biella evidenzia non solo il forte legame affettivo che gli Alpini hanno con la loro storia, ma anche la volontà dell’Ana di continuare a portare avanti i valori di pace e unità, indipendentemente dagli episodi isolati che possano distorcere il messaggio principale dell’organizzazione.