Kanye West rivela di essere autistico, non bipolare come diagnosticato prima
Kanye West, noto rapper e stilista, ha recentemente condiviso con il pubblico una nuova e sorprendente diagnosi: ha affermato di soffrire di autismo e non di disturbo bipolare, come erroneamente gli era stato diagnosticato in passato. In un’intervista al podcast “The Download”, West ha spiegato come questa nuova comprensione del suo stato mentale lo abbia aiutato a rivalutare alcuni comportamenti del passato.
La nuova diagnosi di Kanye West
Circa la sua esperienza, Kanye ha raccontato di essere stato portato da un medico dalla moglie, la quale aveva notato che alcuni aspetti della sua personalità non apparivano riconducibili al disturbo bipolare. “Mia moglie mi ha portato da questo dottore… e ho scoperto che in realtà soffro di autismo”, ha dichiarato l’artista, ora conosciuto con il nome di Ye.
Questa nuova diagnosi ha avuto un impatto significativo sulla sua vita, permettendogli di riflettere sulle sue reazioni e sui suoi comportamenti nel corso degli anni. Ad esempio, ha rivisitato il periodo in cui esprimeva un forte sostegno per Donald Trump. “L’autismo ti porta a una cosa alla Rain Man”, ha spiegato West, chiarendo che, pur apprezzando Trump, il suo attaccamento a quell’ideologia è stato accentuato da reazioni esterne.
Riflessioni sull’arte e la creatività
Kanye ha anche messo in discussione la sua relazione con i fan e le aspettative che spesso derivano da questi ultimi. “Quando i fan mi dicono di fare il mio album in un certo modo, io lo farò nel modo opposto”, ha affermato, citando uno dei suoi brani più celebri, “Can’t Tell Me Nothing”. Questo comportamento riflette il suo desiderio di mantenere il controllo sulla sua arte e sulla sua espressione creativa, nonostante le pressioni esterne.
La rivelazione di Kanye West rappresenta non solo un importante passo nella sua vita personale, ma anche un’opportunità per sensibilizzare il pubblico riguardo all’autismo. La sua esperienza illustra come la comprensione di sé possa portare a una maggiore accettazione e a un miglioramento della qualità della vita.
La condivisione della sua diagnosi potrebbe anche aiutare altre persone a sentirsi meno sole nella loro lotta contro disturbi simili. Con questo gesto, West non solo rivela aspetti intimi della sua vita, ma invita anche alla riflessione su come la società percepisca e comprenda l’autismo e i disturbi mentali.