Nuove aggressioni al Policlinico di Foggia: arrestato un 19enne per violenza su infermieri
Un episodio di violenza ha scosso il Policlinico Riuniti di Foggia nella notte scorsa, quando un giovane di 19 anni è stato arrestato per aver aggredito tre infermieri. Il giovane è accusato di lesioni personali a personale esercente professione sanitaria e di resistenza a pubblico ufficiale. Ora si trova in carcere, a seguito di un intervento tempestivo delle forze dell’ordine.
Il ragazzo si era presentato al pronto soccorso in stato di alterazione, e mentre gli infermieri procedevano alla registrazione, ha iniziato a colpirli con calci e pugni. La situazione è degenerata fino all’arrivo di una pattuglia dei carabinieri, che ha bloccato e arrestato l’aggressore.
### Un contesto preoccupante
Questo non è un episodio isolato; infatti, solo pochi giorni fa, un gruppo di cinquanta persone ha aggredito il personale medico di chirurgia toracica del Policlinico, dopo il decesso di una 23enne durante un intervento chirurgico. In quell’occasione, i medici e gli infermieri sono stati costretti a rifugiarsi in una stanza dell’ospedale per sfuggire alla furia dei familiari e amici della vittima. L’episodio aveva suscitato grande indignazione e il video della scena era rapidamente diventato virale sui social media.
### La denuncia della Cisl
Il segretario confederale della Cisl, Ignazio Ganga, ha commentato gli avvenimenti, sottolineando che le recenti aggressioni confermano l’esistenza di un serio “problema di salute pubblica nazionale” legato alla violenza contro il personale sanitario. Egli ha evidenziato come l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) abbia recentemente incluso nella sua agenda il tema della violenza sul lavoro, accanto ai tradizionali rischi per la salute dei lavoratori.
Secondo le statistiche dell’Osservatorio Nazionale sulla Sicurezza degli Esercenti le Professioni Sanitarie e Socio-sanitarie, nel 2023 sono stati segnalati ben 18.000 operatori vittime di atti di aggressione, di cui il 26% ha subito violenza fisica. Le donne rappresentano una parte significativa del personale coinvolto, con il 64% delle vittime di aggressione.
### La necessità di un cambiamento
In un contesto dove la violenza contro il personale sanitario sembra essere in aumento, è fondamentale l’adozione di misure di sicurezza più rigorose e una maggiore sensibilizzazione pubblica sul tema. Tutti i membri della comunità devono fare la propria parte per garantire che gli operatori sanitari possano lavorare in un ambiente sicuro, lontano da atti di violenza e aggressione. La salute e il benessere di tutti dipendono dall’integrità e dalla sicurezza degli eroi della salute che ogni giorno operano nei nostri ospedali.