Elezioni in Germania: la disfatta di Turingia e il governo in crisi
Il recente risultato delle elezioni nei “laender” orientali di Turingia e Sassonia ha sollevato serie preoccupazioni per il governo tedesco della coalizione “semaforo”, guidata dal cancelliere Olaf Scholz. Queste elezioni hanno messo in luce l’impopolarità delle forze di governo, ulteriormente evidenziata dall’ascesa del partito di estrema destra Alternative für Deutschland (AfD), che si è imposto come prima forza politica in Turingia.
Il crollo della coalizione di governo
Secondo i risultati, l’AfD ha ricevuto un sorprendente 32,8% dei voti in Turingia, superando di gran lunga gli altri partiti. La CDU (Unione Cristiano-Democratica) ha ottenuto il 23,6%, mentre il partito populista di sinistra BSW (Sahra Wagenknecht Alliance) e La Linke hanno guadagnato attenzione significativa. In forte difficoltà, invece, si trova il partito socialdemocratico (SPD) di Scholz, che ha totalizzato solo un deludente 6,1%, con i Verdi e i Liberali che non hanno neppure raggiunto la soglia di sbarramento del 5%. Questo risultato testimonia come l’AfD abbia ottenuto oltre il doppio dei voti rispetto alle forze di governo unite.
Le conseguenze per il futuro politico
In un contesto in cui l’AfD ha espresso il desiderio di emergere come protagonista nella politica tedesca, il cancelliere Scholz ha lanciato un appello a tutte le forze democratiche per evitare alleanze con l’AfD a livello locale. Nonostante le polemiche legate a accuse di nostalgie naziste, l’AfD si sta tuttavia consolidando come una forza rilevante nel panorama politico.
Visto il contesto politico attuale, le prossime elezioni nel Brandeburgo, programmate per il 22 settembre, rappresenteranno un altro test cruciale per il governo Scholz. Questo stato è significativo poiché l’SPD ha esercitato la guida dal 1990, subito dopo la riunificazione tedesca. L’eventuale mancata rielezione del premier del Brandeburgo, Dietmar Woidke, potrebbe generare tensioni interne al partito socialdemocratico e avviare una fase di revisione della leadership.
Rischio di elezioni anticipate e cambiamenti nel governo
Inoltre, la crescente popolarità del ministro della Difesa Boris Pistorius, ampiamente visto come una figura più gradita rispetto a Scholz, porta a speculazioni su un possibile ricambio al vertice del governo in vista delle elezioni federali del settembre 2025. Le attuali proiezioni suggeriscono che se le elezioni in Brandeburgo dovessero portare a risultati sfavorevoli per l’SPD, si potrebbero verificare elezioni anticipate a livello nazionale.
Se ciò accadesse, i sondaggi indicano che i partiti della coalizione “semaforo” non riuscirebbero a ottenere la maggioranza, lasciando una larga fetta del consenso all’AfD e alla CDU, che è da tempo alla ricerca dell’opportunità di rovesciare il governo in carica.
In sintesi, le elezioni in Turingia e Sassonia hanno segnato un punto di svolta significativo per il governo tedesco. Con il crescenti successi dell’AfD e la crescente pressione politica, il futuro della coalizione “semaforo” di Scholz appare incerto, col Paese che attende di vedere come si evolverà questa situazione politica.