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Rogo della Grenfell Tower: un rapporto accusa disonestà e incompetenza di tutti

Rogo della Grenfell Tower: un rapporto accusa disonestà e incompetenza di tutti

Rogo della Grenfell Tower: un rapporto accusa disonestà e incompetenza di tutti

Il tragico incendio della Grenfell Tower, avvenuto il 14 giugno 2017, ha portato alla morte di 72 persone, tra cui una coppia di giovani italiani, Gloria Trevisan e Marco Gottardi. Un nuovo rapporto, pubblicato dopo un’accurata indagine, attribuisce la responsabilità di questa calamità a una gravissima incompetenza, disonestà e avidità diffusa tra le autorità locali, i gestori dell’immobile e i servizi di emergenza.

I responsabili dell’incendio

Il documento sottolinea come i produttori dei materiali di rivestimento della torre siano ritenuti i maggiori colpevoli. Arconic, la società che fornì i pannelli per l’esterno dell’edificio, è accusata di aver “deliberatamente nascosto” il rischio legato ai propri prodotti, adottando strategie ingannevoli per presentare i materiali come sicuri. Anche le aziende produttrici di isolamento, come Celotex e Kingspan, hanno gravitato in accuse di aver ingannato le imprese coinvolte nella ristrutturazione del 2011, contribuendo così al disastro. Le società Studio E e Harley Facades sono state classificate come incompetenti nel loro ruolo, mentre la malasorte della supervisione operante da parte del project manager Rydon ha alimentato una cultura del “passaggio della responsabilità”.

Critiche alle autorità e ai servizi di emergenza

Il rapporto presenta severe critiche nei confronti del governo britannico, il quale, nel corso degli anni, ha avuto molteplici occasioni per affrontare i rischi legati ai rivestimenti infiammabili. In particolare, la revisione delle normative del 2010 da parte del governo conservatore-liberaldemocratico ha ricevuto attacchi per aver ignorato e trascurato questioni di sicurezza.

Anche il consiglio di circoscrizione di Kensington e Chelsea ha dimostrato una “persistente indifferenza alla sicurezza antincendio”. La London Fire Brigade è stata criticata per la mancanza di una chiara strategia di evacuazione, e le carenze nella gestione delle emergenze hanno causato gravi problematiche operative. La commissione ha trovato che la causa di questi problemi risieda in una “cronica mancanza di leadership efficace” e in un atteggiamento di “complacenza” da parte dei vigili del fuoco.

L’impatto sulla comunità

Secondo la commissione di inchiesta presieduta da Sir Martin Moore-Bick, tutte le morti nel rogo erano “evitabili”. La gestione degli inquilini da parte della Tmo è stata definita “mal gestita”, e non ha risposto adeguatamente alle critiche sollevate dai residenti riguardo alle condizioni dell’edificio. Le relazioni tra Tmo e i residenti erano contrassegnate da sfiducia e conflitti. Il consiglio locale ha inoltre mostrato incapacità nel pianificare l’emergenza e garantire assistenza a chi ne aveva bisogno.

Un altro aspetto critico emerso dal rapporto è la manipolazione del processo di nomina di un architetto per la ristrutturazione della Grenfell Tower, che ha portato alla scelta di Studio E, un’impresa sprovvista di competenze adeguate nell’installazione di rivestimenti su edifici alti. Questo ha contribuito enormemente all’assenza di rispetto delle normative edilizie.

Un appello alla giustizia

L’incendio della Grenfell Tower deve essere ricordato come una tragedia umana. Il presidente della commissione di inchiesta ha chiarito che le vittime dell’incendio sono decedute a causa dei gas tossici generati dalle fiamme. Keir Starmer, alla presentazione del rapporto, ha esternato le sue scuse a nome dello Stato britannico ai familiari delle vittime, riconoscendo i fallimenti nelle azioni che hanno portato a questa perdurante sofferenza. “Vi chiedo scusa a nome dello Stato britannico”, ha dichiarato, esprimendo compassione per il dolore subito dalle famiglie colpite.

Il rapporto rappresenta un appello chiaro a garantire che simili tragedie non si ripetano in futuro, evidenziando l’importanza di una trasparenza nella sicurezza, responsabilità e competenza nel settore edilizio e nelle risposte alle emergenze.

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