È morto Sergio Mendes, leggenda della bossa nova e icona della musica brasiliana
Sergio Mendes, uno dei più celebri pianisti e musicisti brasiliani, è venuto a mancare all’età di 83 anni nella sua abitazione di Los Angeles. La triste notizia è stata diffusa dalla sua famiglia, la quale ha rivelato che il maestro è “morto pacificamente” giovedì, circondato dai suoi cari. Negli ultimi tempi, Mendes aveva affrontato problemi di salute legati agli effetti del Covid prolungato.
Una carriera straordinaria
Nel corso della sua brillante carriera, Sergio Mendes ha registrato più di 35 album e ha collaborato con artisti di fama mondiale, tra cui il leggendario Frank Sinatra. Il suo grande successo internazionale è arrivato nel 1966 con l’album “Sergio Mendes & Brasil 66”, che conteneva il celebre brano “Mas Que Nada”, un adattamento di una canzone del noto artista brasiliano Jorge Ben.
La musica di Mendes ha avuto un impatto profondo sulla diffusione della bossa nova in tutto il mondo, facendo conoscere le sonorità brasiliane a un pubblico globale. La sua abilità nel mescolare ritmi tradizionali brasiliani con influenze jazz ha rappresentato una vera e propria innovazione nel mondo musicale.
Riconoscimenti e tributi
Tra i numerosi riconoscimenti che ha ricevuto, Mendes si è aggiudicato un prestigioso Grammy Award nel 1993 per il miglior album di world music con “Brasileiro”, un’opera che include diverse tracce del celebre cantante e percussionista Carlinhos Brown. Questo premio ha ulteriormente confermato il suo status di ambasciatore della cultura brasiliana nel mondo.
La scomparsa di Sergio Mendes ha suscitato un’ondata di solidarietà e tributi da parte di artisti e personalità internazionali. Anche il presidente brasiliano, Luiz Inacio Lula de Silva, ha espresso il suo cordoglio, sottolineando che Mendes è stato “uno dei più grandi rappresentanti e promotori della musica e della cultura brasiliana a livello globale”.
La sua eredità musicale continuerà a ispirare generazioni di musicisti e appassionati di musica in tutto il mondo, mantenendo vivo il suo contributo straordinario alla storia della bossa nova e della musica brasiliana.