Uomini e donne: il lutto provoca più conseguenze mortali negli uomini
La perdita di un partner può avere effetti devastanti sulla salute mentale e fisica degli individui, ma è interessante notare che il lutto ha un impatto diverso su uomini e donne. Secondo un’analisi condotta dall’Inps, i dati suggeriscono che il lutto colpisce gli uomini in modo più intenso rispetto alle donne, portando a conseguenze significative sulla speranza di vita.
Effetti del lutto sulla speranza di vita
Dallo studio emerge che gli uomini vedovi sperimentano una riduzione della speranza di vita media di circa 1,7 anni, rispetto a una diminuzione di 1,2 anni per le donne. Questo dato evidenzia un chiaro divario fra i generi quando si tratta di affrontare la perdita di un coniuge. È sorprendente scoprire che l’effetto del lutto risulta particolarmente forte anche in individui che, per età o status economico, presentano un rischio di mortalità di base inferiore.
Rischi di mortalità post-lutto
L’analisi rivela che, in seguito alla morte del coniuge, la probabilità di morte aumenta del 29% per gli uomini e del 26% per le donne. È interessante notare che questo fenomeno tende a diminuire man mano che si aumenta l’età, anche se per le donne la diminuzione è meno accentuata. Questo suggerisce che le esperienze di lutto possono avere effetti profondi che variano in base al genere e all’età.
Impatto del reddito
Un altro aspetto illuminante dello studio riguarda l’influenza della classe socioeconomica. I vedovi appartenenti a categorie di reddito più elevate mostrano un aumento della probabilità di decesso del 37% rispetto ai coniugati, mentre per quelli della classe di reddito più bassa l’incremento è del 20%. Allo stesso modo, le differenze per le donne variano dal 18% per le più povere al 36% per le pensionate più abbienti.
Dinamiche temporali del lutto
Inoltre, l’analisi ha messo in luce che gli effetti del lutto sulla mortalità sono più pronunciati nel primo anno dopo la perdita del partner. Non si registrano differenze tra le classi di reddito per gli uomini, mentre nel caso delle donne si osserva un fenomeno particolare: per le donne della classe socioeconomica più bassa, la probabilità di morte nel primo anno è addirittura inferiore rispetto agli anni successivi.
Conclusioni e riflessioni
Questi dati lanciano una luce importante sulle differenze di genere e classe sociale in relazione al lutto. L’analisi suggerisce che, mentre le donne sembrano affrontare meglio la perdita di un partner nel breve termine, coloro appartenenti a classi economiche più basse possono risentire del lutto maggiormente nel lungo periodo. Questo solleva interrogativi su come supportare adeguatamente coloro che vivono questi momenti difficili e sulla necessità di considerare le variabili socioeconomiche nel campo della salute mentale e fisica.