Cronaca

Via Appia, Regina Viarum: lavori per includere i tratti esclusi dal sito Unesco

Via Appia, Regina Viarum: lavori per includere i tratti esclusi dal sito Unesco

Via Appia, Regina Viarum: lavori per includere i tratti esclusi dal sito Unesco

Ieri, presso il Ministero della Cultura, il Sottosegretario Gianmarco Mazzi ha incontrato i sindaci e le rappresentanze dei Comuni della Via Appia, che non sono attualmente inclusi nel riconoscimento UNESCO attribuito alla “Via Appia. Regina Viarum” lo scorso 27 luglio. Tra i Comuni coinvolti vi sono Nemi, Lanuvio, Genzano e Velletri, situati nell’area metropolitana di Roma.

Questo incontro è frutto di un intenso confronto tra le istituzioni a vari livelli, ed è stato formalizzato un impegno da parte del Ministero della Cultura. L’obiettivo è che tutti i Comuni indicati nel dossier di candidatura presentato a gennaio 2023 possano essere inclusi nel riconoscimento del patrimonio della Via Appia. A comunicarlo è stata Tiziana Biolghini, Consigliera della Città Metropolitana di Roma, con deleghe a Cultura, Pari Opportunità e Politica Sociale.

Il progetto di valorizzazione della Via Appia

Il progetto, promosso dal Ministero della Cultura e finanziato mediante risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), ha permesso alla Via Appia di entrare nella lista dei siti Patrimonio Mondiale della Umanità, rendendo l’Italia il primo paese al mondo a raggiungere il traguardo di 60 siti iscritti nella Lista UNESCO. Una parte significativa del tratto della Via Appia, oggetto di riqualificazione e valorizzazione, interessa i Comuni dell’area metropolitana di Roma.

Tuttavia, a causa dell’esclusione di alcuni tratti del tracciato, alcuni Comuni non sono stati compresi nel progetto iniziale. Il Ministero intende presentare in via straordinaria una richiesta per far rientrare tutti i tratti originariamente indicati nel dossier. Tale richiesta ha visto la collaborazione di Ministero, Regioni, Città metropolitane, Province e Parchi archeologici lungo il percorso della celebre strada consolare, che si estende per circa 900 chilometri.

Un impegno collettivo per il futuro

“Faremo la nostra parte per sostenere la richiesta che il Ministero della Cultura presenterà all’UNESCO,” ha affermato Biolghini, sottolineando l’importanza di fornire una risposta univoca a tutti gli Enti coinvolti. Questo approccio mira ad assicurare che tutte le comunità prospicienti la Via Appia possano trarre beneficio dalle positive ricadute, in termini di sviluppo urbano, paesaggistico e sociale, derivanti dal riconoscimento come Patrimonio dell’umanità.

La valorizzazione della Via Appia non solo celebra la sua storicità e bellezza, ma rappresenta anche un’opportunità fondamentale per rilanciare il turismo e migliorare la qualità della vita nelle comunità coinvolte. La speranza è che la richiesta di inclusione venga accolta, garantendo così una vita nuova e vibrante a questa storica arteria romana.

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