Cronaca

Uomo di 90 anni sviene in chiesa durante un funerale ma si riprende dopo l’estrema unzione

Uomo di 90 anni sviene in chiesa durante un funerale ma si riprende dopo l'estrema unzione

Uomo di 90 anni sviene in chiesa durante un funerale ma si riprende dopo l’estrema unzione

Un episodio drammatico ha scosso un funerale nella chiesa del Sacro Cuore ad Ancona, dove un uomo di 90 anni ha perso i sensi. Momenti di preoccupazione hanno avvolto la cerimonia, portando il celebrante a ritenere che fosse necessario somministrargli l’estrema unzione, un rito che segna la preparazione spirituale per il trapasso.

I fedeli presenti, tuttavia, non hanno perso tempo e hanno prontamente chiamato il 118. Una volta arrivati i soccorritori, hanno preso in carico la situazione. Grazie alla professionalità del personale sanitario, l’uomo è stato stabilizzato e trasportato in codice verde al pronto soccorso dell’INRCA, dove ha ricevuto cure adeguate.

Risposta tempestiva dei soccorritori

La prontezza con cui gli amici e i familiari dell’anziano hanno agito ha sicuramente giocato un ruolo cruciale nel garantire il suo recupero. La chiamata al 118 è stata un gesto fondamentale che ha permesso di evitare complicazioni più gravi.

L’estrema unzione, sebbene tradizionale in momenti di crisi, non sempre è ciò di cui una persona ha realmente bisogno. In questo caso, fortunatamente, l’anziano si è ripreso e ha potuto ricevere assistenza medica senza ulteriori danni alla sua salute.

Riflessioni su eventi simili

Eventi come questo sono una ferita aperta per le comunità, che si trovano a dover affrontare non solo la perdita di una persona cara ma anche lo shock di situazioni impreviste come un malore in un contesto solenne. La salute degli anziani deve essere considerata con particolare attenzione, specialmente in circostanze stressanti come quelle legate ai funerali. La cura e l’attenzione verso di loro possono fare la differenza tra la vita e la morte.

In conclusione, il tragico episodio di Ancona si è risolto per il meglio, grazie alla efficienza dei soccorritori e alla reazione tempestiva degli astanti. Questo serve da monito per tutti noi: la salute e il benessere delle persone più fragili devono sempre essere una priorità, soprattutto nei momenti di dolore.

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