AGI – Il mistero attorno alla morte di Greta Spreafico, la cantante di 53 anni scomparsa nel delta del Po nel giugno 2022, si infittisce ulteriormente. Due persone sono ora indagate per omicidio preterintenzionale, distruzione e occultamento di cadavere. Gli indagati sono l’ex fidanzato della vittima e un amico di quest’ultimo, un giardiniere di 58 anni, secondo quanto riportato dalla Voce di Rovigo. Purtroppo, il corpo di Greta e la sua auto, una Kia Picanto, non sono mai stati ritrovati.
Greta era a Porto Tolle, in provincia di Rovigo, per discutere della vendita di una casa di famiglia ereditata, quando è scomparsa. Le indagini hanno ripreso vigore dopo il ricorso avanzato dalla famiglia della donna, portando nuovo materiale alla luce. In particolare, i detective stanno esaminando un testamento del 2021, in cui Greta aveva lasciato diversi beni, tra cui terreni e immobili dal valore stimato di circa un milione di euro, al suo ex fidanzato.
I rapporti tra Greta e il suo ex fidanzato erano burrascosi, come evidenziato da documenti e comunicazioni fornite dalla famiglia alla Procura. Queste informazioni potranno contribuire a chiarire le circostanze della scomparsa della cantante, aggiungendo ulteriori dettagli a un caso che continua a sollevare interrogativi tra amici e colleghi.
Il proseguimento delle indagini e i risultati che emergeranno dal lavoro della magistratura saranno cruciali per determinare la verità su questa vicenda angosciante. La comunità locale segue con attenzione gli sviluppi, sperando che la scomparsa di Greta possa finalmente trovare un chiarimento e che la giustizia possa essere fatta.