Sfuma l’ipotesi di attentato a Trump, arrestato sostenitore armato al comizio
È in corso un chiarimento sull’episodio che ha visto protagonista un uomo armato in prossimità di un comizio del candidato repubblicano Donald Trump. L’incidente ha destato grande allerta, ma le autorità stanno rivedendo la gravità della situazione. Vem Miller, un quarantanovenne sostenitore di Trump, è stato arrestato a Coachella, California, mentre cercava di accedere all’evento con un accreditamento falso. Tuttavia, le indagini preliminari suggeriscono che la sua intenzione non fosse quella di attentare alla vita dell’ex presidente.
Dettagli sull’arresto di Miller
Miller è stato fermato dalla polizia a un posto di blocco situato a circa mezzo miglio dall’ingresso del comizio, poco prima dell’inizio dell’evento. Sull’uomo sono state rinvenute un fucile carico, un caricatore ad alta capacità e documenti falsificati. Dopo un breve periodo di detenzione, Miller è stato liberato dopo aver versato una cauzione di 5.000 dollari e dovrà ripresentarsi in tribunale il 2 gennaio.
Secondo quanto riferito dallo sceriffo della contea di Riverside, Chad Bianco, l’incidente inizialmente era stato descritto come potenzialmente pericoloso per la sicurezza di Trump, ma ora si parla di “speculazione”. Inoltre, il Secret Service ha confermato che la vita di Trump non era in pericolo, contraddicendo le affermazioni iniziali dello sceriffo.
Lo sceriffo rivede la posizione sulla sicurezza di Trump
In un comunicato, lo sceriffo ha chiarito che non vi sono state ripercussioni sulla sicurezza dell’ex presidente o dei partecipanti al comizio. Ha aggiunto che Miller si era presentato con identità diverse e un veicolo senza targa, ma ciò non implica necessariamente la volontà di attentare alla vita di Trump. L’uomo, in una dichiarazione ai media, si è difeso affermando di essere un sostenitore del tycoon e che il suo armamento servisse solo per la sua sicurezza personale.
Miller ha descritto le accuse come “assurdità” e si è detto sorpreso dal suo arresto. Si definisce un “artista” e ha insistito sulla sua mancanza di intenzioni violente. Gli è stato attribuito il titolo di “cittadino sovrano”, concetto secondo cui rifiuta di riconoscere l’autorità governativa.
Chi è Vem Miller, il sostenitore coinvolto nell’incidente
Nel 2022, Vem Miller si era candidato alle primarie per un posto al parlamento statale del Nevada, ma senza successo. Durante la sua campagna elettorale, aveva dichiarato di voler “salvare il Paese dalla tirannia”. Secondo alcune fonti, Miller gestisce un sito web chiamato ‘The America Happens Network’, il cui motto esprime la sua opposizione all’informazione mainstream.
Su LinkedIn, Miller si presenta come un ex giornalista investigativo. Ha vissuto per oltre vent’anni tra documentari e produzioni, lamentando la crescente erosione dei diritti civili e l’aumento del potere governativo. Critica anche l’élite politica contemporanea, sostenendo che i politici dovrebbero essere servitori pubblici piuttosto che sfruttatori.
Nell’ambito della sicurezza di Trump, questo non è il primo episodio preoccupante. Solo lo scorso luglio, Trump è stato sfiorato da un proiettile durante un raduno in Pennsylvania. A settembre, un altro individuo è stato accusato di tentato omicidio per un episodio simile, evidenziando la fragilità della sicurezza attuale attorno alle figure politiche di primo piano.
L’episodio di Miller, seppur preoccupante, non sembra aver messo in discussione la protezione di Trump, ma offre spunti di riflessione sulla sicurezza ai comizi e sul clima politico attuale negli Stati Uniti. Con l’indagine ancora in corso, si attende di capire fino a che punto le tensioni politiche influenzino tali eventi.