Israele colpisce gli interessi finanziari di Hezbollah con attacchi aerei
Israele ha intensificato le sue operazioni militari colpendo direttamente gli interessi finanziari di Hezbollah nel sud del Libano. Recentemente, l’aviazione israeliana ha eseguito una serie di bombardamenti mirati agli uffici della società Al-Qard al-Hassan, un’istituzione finanziaria legata a Hezbollah, provocando danni significativi secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa libanese Ani.
Attacchi coordinati contro Al-Qard al-Hassan
Gli attacchi hanno avuto come obiettivo principale gli uffici di Al-Qard al-Hassan a Tiro e Nabatiyeh, zone strategiche nel sud del Libano. Questi bombardamenti seguono un raid simile avvenuto nella periferia a sud di Beirut, un’area considerata una roccaforte del movimento sciita, e a Baalbeck. L’IDF (Forze di Difesa Israeliane) ha dichiarato di aver colpito “decine di installazioni” utilizzate da Hezbollah per sostenere le sue “attività terroristiche” contro Israele.
Al-Qard al-Hassan è stato oggetto di sanzioni americane ed è noto per erogare microcrediti in Libano, un paese che sta affrontando una gravissima crisi economica che ha ridotto al minimo le operazioni del sistema bancario tradizionale. L’ente è parte di una rete di associazioni e servizi sociali che hanno aumentato la sua popolarità tra la comunità sciita, facilitando i suoi legami con Hezbollah.
Le conseguenze degli attacchi aerei
Secondo le informazioni diffuse, nelle casse di Al-Qard al-Hassan si trovano “miliardi di dollari” legati a Hezbollah. L’esercito israeliano sta anche continuando le operazioni di terra lungo il confine settentrionale, permittendo il ritorno di circa 60.000 residenti sfollati a causa del continuo bombardamento di razzi da parte di Hezbollah.
Il ministro della Sicurezza israeliano, Yoav Gallant, ha dichiarato durante una visita ai soldati nel nord che non solo stanno “sconfiggendo il nemico”, ma stanno anche “distruggendo tutti i siti utilizzati da Hezbollah come basi per attacchi contro Israele”. I bombardamenti notturni hanno colpito molte aree del sud del Libano, continuando ad aumentare la tensione nella regione.
Allo stesso tempo, l’arrivo dell’inviato americano Amos Hochstein a Beirut ha attirato l’attenzione, con il quotidiano pro-Hezbollah Al-Akhbar che ha titolato: “Hochstein negozia con il fuoco”. Questa affermazione evidenzia l’incertezza che circonda i tentativi di mediazione mentre i conflitti sul campo continuano a infuriare.
Con una situazione così complessa e delicata, gli sviluppi futuri potrebbero avere un impatto significativo non solo sulla regione, ma anche sulle relazioni internazionali in un contesto sempre più critico.