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Ilaria Salis risponde a Orban: in Ungheria non posso avere un processo giusto

Ilaria Salis risponde a Orban: in Ungheria non posso avere un processo giusto

Ilaria Salis risponde a Orban: in Ungheria non posso avere un processo giusto

Ilaria Salis, eurodeputata di Avs, ha espresso chiaramente la sua posizione riguardo alla richiesta del premier ungherese Viktor Orban di revocare la sua immunità parlamentare. Salis, attualmente sotto indagine per un’aggressione a degli estremisti di destra in Ungheria, sostiene di non voler sfuggire al processo ma di desiderare un processo “giusto ed equo”, cosa che, a suo avviso, non è possibile in Ungheria.

La richiesta di Orban e le sue conseguenze

Durante una conferenza stampa a Strasburgo, Salis ha denunciato il rischio di una condanna severa, con una pena che potrebbe arrivare fino a 24 anni di carcere, rispetto ai reati contestati, che considera assolutamente sproporzionati. L’eurodeputata ha sottolineato che in Ungheria non esistono le condizioni minime per un processo equo. “Non è ancora terminato nemmeno il primo grado di giudizio, e io sono già stata condannata da Orban e Kovacs, insieme a molti membri di Fidesz e dei Patrioti di altri Paesi”, ha affermato Salis.

Salis ha chiarito che il suo obiettivo non è quello di evitarne il processo, ma di poter difendersi in un contesto che rispetti i diritti fondamentali, il principio di presunzione di innocenza e il principio di proporzionalità. “Voglio un processo che sia giusto ed equo, e questo non può avvenire in Ungheria”, ha aggiunto.

Accanimento e persecuzione

Salis ha descritto la situazione come una vera e propria persecuzione che è iniziata durante la sua detenzione e che si è intensificata dopo la sua elezione a europarlamentare. Ha evidenziato come le accuse e gli attacchi contro di lei sembrino avere lo scopo di ostacolarne il mandato. “Recentemente, un deputato austriaco ha affermato che ‘c’è una deputata di nome Ilaria Salis che picchia volentieri le persone con un martello'”. Queste dichiarazioni, secondo Salis, non solo sono infondate ma mirano a minare la sua credibilità e il suo operato all’interno del Parlamento europeo.

Orban, durante una visita in Italia, ha fatto commenti che Salis ha ritenuto offensivi per lei e per il Paese intero. “In una recente plenaria, Orban ha messo in discussione la legittimità della mia presenza al Parlamento europeo, avvalendosi di dichiarazioni assolutamente false”, ha detto Salis. Questa situazione, secondo l’eurodeputata, sembra mirare a silenziare una voce critica in un contesto istituzionale.

Implicazioni politiche e futuro

L’eurodeputata ha chiarito che la richiesta di revoca della sua immunità, presentata il 10 ottobre, è stata un’azione politica mirata. “È evidente che chi sta dietro questa richiesta vuole impedirci di esercitare il nostro lavoro. Io sono stata eletta da 178 mila cittadini italiani e europei, e intendo portare avanti il mio mandato”, ha concluso Salis.

Salis ha quindi esortato il Parlamento europeo a non cedere di fronte a quello che considera un comportamento autoritario del governo ungherese. Destreggiandosi tra le accuse infondate e il suo impegno politico, Ilaria Salis continua a lottare per un processo che rispetti i princìpi democratici.

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