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Brics contro le guerre: il vertice Putin-Guterres e le richieste di pace

Brics contro le guerre: il vertice Putin-Guterres e le richieste di pace

Brics contro le guerre: il vertice Putin-Guterres e le richieste di pace

Nel corso di un vertice significativo, i leader del gruppo BRICS, tra cui Cina, India e Brasile, hanno espresso fermamente la loro opposizione alle guerre in Ucraina e in Medio Oriente. La riunione, presieduta dal presidente russo Vladimir Putin, ha messo in evidenza la volontà di promuovere il dialogo e la diplomazia piuttosto che il conflitto armato. La posizione riallineata di questi paesi potrebbe giocare un ruolo cruciale nell’ambito delle politiche globali attuali.

Le dichiarazioni a favore della pace

Il presidente cinese, Xi Jinping, ha dichiarato che la crisi ucraina si sta protraendo, sottolineando l’importanza di evitare una escalation del conflitto. “Sosteniamo il dialogo e la diplomazia, non la guerra”, ha affermato il primo ministro indiano Narendra Modi, mettendo in evidenza la necessità di una risoluzione pacifica. Il Cremlino, che ha storicamente individuato le potenze BRICS come potenziali mediatori nel conflitto ucraino, ha cercato di minimizzare le critiche, limitando i riferimenti all’Ucraina nel comunicato finale. Tuttavia, Putin si prepara ad affrontare la questione del conflitto anche in un incontro previsto con il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres.

Xi ha insistito sul fatto che “è necessario contribuire a una rapida riduzione della tensione in Ucraina” e ha esortato gli stati coinvolti a “smettere di aggiungere benzina sul fuoco”. Le parole del leader cinese evidenziano ulteriormente la necessità di un approccio cooperativo per ridurre le tensioni internazionali.

Il ruolo del Brasile e le proposte di pace

Sul fronte del Brasile, il presidente Luiz Inacio Lula da Silva ha ribadito attraverso una videoconferenza quanto sia essenziale “avviare negoziati di pace” tra Russia e Ucraina. Lula ha messo in guardia contro l’escalation, definendola cruciale nel contesto del conflitto. Insieme alla Cina, ha anche presentato un piano di risoluzione in sei punti, che però è stato già rifiutato da Kiev. In questo contesto, il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha dichiarato che diversi paesi hanno espresso il desiderio di contribuire in modo più attivo alla soluzione del conflitto, una dichiarazione che indica la volontà di cercare un compromesso.

Mentre Putin informava i BRICS delle “dinamiche molto positive” dell’esercito russo sul campo di battaglia, alludendo a recenti conquiste nel Donbass, ha anche evidenziato la riluttanza dell’Ucraina a sedersi al tavolo delle trattative. La situazione rimane tesa, e la Russia ha ripetutamente dichiarato che non intende avviare negoziati fino a quando non avrà messo in sicurezza il territorio.

Il Medio Oriente e le richieste di cessate il fuoco

La questione del Medio Oriente è emersa con forza nel vertice, dove Xi e Lula, insieme al presidente iraniano Masud Pezeshkian, hanno protestato contro la drammatica situazione in corso. Pezeshkian ha chiesto un “cessate il fuoco immediato e permanente” in Palestina e Libano, richiamando l’attenzione sulla necessità di un aiuto immediato per la popolazione di Gaza e per gli sfollati. Xi ha aggiunto che è urgente “cessare le ostilità e gli omicidi” nella regione, chiedendo una soluzione giusta e sostenibile alla questione palestinese.

Lula ha concluso affermando che, di fronte a conflitti che potrebbero diffondersi a livello globale, è fondamentale mantenere una capacità di cooperazione verso obiettivi comuni. Questo vertice potrebbe dunque rappresentare un importante punto di svolta nel tentativo di trovare soluzioni pacifiche a tensioni internazionali sempre più complesse.

In questo scenario, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha partecipato al vertice, aggiornando Putin sulla situazione e condannando l’attacco terroristico avvenuto ad Ankara. Anche il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha fatto la sua apparizione, esprimendo ammirazione per la Russia e la sua battaglia contro il “nazismo e il fascismo”.

Concludendo, le parole e le iniziative del gruppo BRICS nel velato contesto di conflitti globali rappresentano un invito pressante alla diplomazia per promuovere la pace e la stabilità a livello mondiale.

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