Maltempo a Livorno, salvataggio urgente per 200 vitelli e un allevamento in crisi
La situazione nel livornese è drammatica a causa di una violenta ondata di maltempo che ha colpito la regione. In particolare, si segnala una corsa contro il tempo per salvare un allevamento messo in ginocchio dall’esondazione del fiume Fine, che ha devastato l’azienda e il caseificio della famiglia Barani, situati in località Le Badie, al confine tra Rosignano Marittima e Castellina. L’allevamento, che ospita circa 190 bovini da latte, si è trovato a fronteggiare un’emergenza senza precedenti, con l’acqua che ha invaso i terreni e minacciato il benessere degli animali.
La gravità della situazione
Secondo le prime valutazioni effettuate da Coldiretti Livorno, la situazione è critica. I tecnici dell’associazione stanno conducendo sopralluoghi per ottenere un quadro complessivo dei danni. Le intense precipitazioni hanno causato un rapido innalzamento del fiume Fine, portando al collasso di canali e fossi, con l’acqua che si è riversata nei terreni dell’allevamento. Fortunatamente, gli animali si trovano in una stalla sopraelevata, riducendo il rischio di danni diretti alla loro incolumità.
Purtroppo, l’emergenza non si limita alla minaccia alla sicurezza degli animali. L’allevamento ha già dovuto fare i conti con perdite enormi: si stima che circa 30 quintali di latte e diversi formaggi e prodotti freschi siano andati distrutti. Inoltre, centinaia di rotoballe di paglia e fieno sono state trascinate via dall’acqua, compromettendo gravemente l’alimentazione del bestiame. Il magazzino degli attrezzi è stato allagato, e il trattore è fuori uso a causa dell’acqua e del fango che hanno invaso il motore.
Una richiesta di aiuto disperata
Filippo Barani, il giovane allevatore, ha lanciato un appello per sottolineare la precarietà della situazione: “Senza elettricità, non possiamo utilizzare le attrezzature per la mungitura neppure per abbeverare le mucche”. La mancanza di energia elettrica ostacola anche le operazioni per estrarre acqua dal pozzo. La famiglia sta cercando un generatore per tentare di mantenere in vita il loro allevamento e sostenere gli animali, che rischiano di ammalarsi a causa delle condizioni precarie.
“La nostra autonomia è limitata a una settimana, massimo dieci giorni”, ha spiegato Filippo, visibilmente affranto. “Questi eventi ci rendono impotenti e disperati”. La situazione sta già influenzando negativamente la produzione, poiché gran parte delle 800 rotoballe di fieno e paglia, essenziali per la nutrizione del bestiame, rischiano di marcire.
Il supporto della comunità
Fortunatamente, l’appello della famiglia Barani non è rimasto inascoltato. Coldiretti Livorno ha attivato una rete di solidarietà tra gli allevatori della zona per raccogliere fieno e paglia da donare all’azienda, dimostrando come la comunità agricola si unisca in situazioni di emergenza. “Siamo sempre stati una famiglia di persone speranzose e ottimiste”, ha commentato Filippo, “ma ora ci troviamo di fronte a un evento che mette a dura prova la nostra resilienza”.
L’emergenza maltempo ha interessato anche altre aree della piana di Cecina, dove l’acqua ha invaso diversi terreni coltivati, creando problemi anche per la raccolta delle olive e compromettendo la stabilità di molte aziende agricole.
In questo momento di crisi, il supporto della comunità e l’assistenza delle associazioni locali sono fondamentali per garantire la sopravvivenza non solo dell’allevamento Barani, ma di tutti coloro che, come loro, sono stati colpiti da questa calamità naturale.