Viminale: divieto keybox e check-in a distanza per affitti brevi
L’emergente fenomeno degli affitti brevi sta per subire un cambio significativo con la recente circolare inviata dal capo della Polizia, Vittorio Pisani, alle Prefetture di tutta Italia. Questo provvedimento, che mira a garantire una maggiore sicurezza, vieta l’utilizzo delle keybox e l’identificazione da remoto dei documenti per gli accessi alle strutture ricettive a “locazione breve”.
Motivi alla base della nuova legislazione
Secondo quanto specificato nella circolare, la gestione automatizzata del check-in, senza la verifica visiva degli ospiti, potrebbe portare a una situazione di insicurezza. Infatti, l’invio di documenti in modo informatico potrebbe consentire l’accesso a persone le cui generalità rimangono ignote alla questura competente. Ciò rappresenta un serio rischio per la sicurezza pubblica, in un periodo storico delicato caratterizzato da eventi globali che richiedono un elevato livello di vigilanza.
La circolare sottolinea l’importanza per i gestori di affitti brevi di validare l’identità degli ospiti attraverso una verifica diretta e comunicare le informazioni alla questura locale. Questo obbligo si inserisce nel contesto delle crescenti locazioni brevi legate a eventi culturali e politici in programma, specialmente in vista del Giubileo della Chiesa Cattolica previsto per Roma, dal 24 dicembre 2024.
Impatto delle nuove regole sul turismo
L’intervento stabilito dal Ministero dell’Interno è stato accolto positivamente da diverse autorità locali, tra cui la sindaca di Firenze, Sara Funaro. In un suo commento, Funaro ha evidenziato come questo provvedimento rappresenti un passo significativo per affrontare la questione delle keybox, che solleva preoccupazioni sia riguardo al decoro cittadino che alla sicurezza dei cittadini. Ha aggiunto che questa decisione è in linea con il “decalogo” per un turismo sostenibile, già approvato dalla giunta fiorentina.
Anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha espresso soddisfazione per la circolare ministeriale. Egli ha messo in evidenza come il divieto ai check-in a distanza impedisca l’utilizzo di lucchetti e cassette di sicurezza, che non solo deturpano il paesaggio urbano ma complicano anche i controlli di sicurezza. Gualtieri ha programmato incontri con il Prefetto e il Questore per definire le migliori modalità di attuazione del nuovo provvedimento.
Sicurezza e turismo responsabile
Con l’intensificazione della presenza di turisti in Italia e la preoccupazione per possibili problematiche legate alla sicurezza, la decisione del Viminale si propone di anteporre il benessere e la sicurezza della collettività a qualsiasi forma di profitto derivante dagli affitti brevi. L’obbligo di controllare l’identità degli ospiti non è solo un passo verso una maggiore sicurezza, ma anche un segnale forte su quanto sia cruciale un turismo responsabile e sostenibile.
Il settore turistico dovrà abbracciare pienamente queste nuove modalità operative, affinché si possa garantire un’accoglienza che rispetti le normative e salvaguardi la sicurezza di tutti. Il coinvolgimento delle amministrazioni locali e delle forze dell’ordine sarà fondamentale per mettere in atto questi cambiamenti e rispondere adeguatamente alle sfide di un turismo in continua evoluzione.