Apertura della Porta Santa nella Basilica di Santa Maria Maggiore
La Basilica di Santa Maria Maggiore, uno dei luoghi più significativi della cristianità, ha recentemente inaugurato la sua Porta Santa, un evento di grande rilievo per la comunità religiosa. Il cardinale Rolandas Makrickas, arciprete coadiutore della Basilica, ha officiato una celebrazione solenne. Questa Porta Santa è la terza aperta in una Basilica romana e la quarta nel complesso di Roma, un passo emblematico con la celebrazione del Giubileo della Speranza.
Il significato della Porta Santa
L’apertura della Porta Santa della Basilica di Santa Maria Maggiore rappresenta un momento particolarmente significativo per Papa Francesco, che ha sempre mostrato un legame speciale con questo luogo sacro. Prima e dopo ogni viaggio internazionale, il Papa si reca qui per pregare davanti all’icona di Maria Salus Populi Romani. La Basilica, che custodisce reliquie preziose come la mangiatoia di Betlemme, è anche protagoniste di una storia leggendaria: nel 358, la Madonna apparve in sogno a un nobile patrizio, chiedendo la costruzione di una chiesa nel punto dove sarebbe caduta della neve. Da allora, questo luogo è divenuto il più antico santuario mariano di Roma e dell’intero Occidente.
L’apertura della Porta Santa arriva dopo l’inaugurazione avvenuta a San Pietro il 24 dicembre e quella nel carcere di Rebibbia il 26 dicembre. Il 29 dicembre, il cardinale Baldo Reina ha aperto la Porta Santa a San Giovanni in Laterano, mentre l’ultima apertura è programmata per il 5 gennaio a San Paolo Fuori le Mura.
Un messaggio di speranza
Durante l’omelia, il cardinale Makrickas ha enfatizzato l’importanza di Maria nel nostro percorso di vita, affermando che “dove la Madonna è di casa, il diavolo non entra”. Ha sottolineato come, nel tumulto della vita quotidiana e nelle difficoltà, la figura di Maria possa rappresentare un porto sicuro, un’ancora di speranza. “Maria è l’arca sicura in mezzo al diluvio”, ha dichiarato, invitando i presenti a comprendere il valore della presenza della Madre di Dio nelle loro vite.
Secondo il cardinale, i moderni progressi tecnologici possono portare distrazione e confusione, ma è solo la connessione con Dio che offre conforto. “Non ci si può mai sentire sperduti nel tempo vissuto con Dio”, ha aggiunto, suggerendo che la vera pace risiede nel rapporto spirituale piuttosto che nelle creazioni materiali.
L’importanza della Basilica
La Basilica di Santa Maria Maggiore non è solo un luogo di culto; è un simbolo della comunità e della fede. La campana storica nota come ‘della Sperduta’ accompagna i pellegrini da seicento anni, diffondendo un messaggio di speranza e conforto. Ogni pellegrino che varca la soglia della Porta Santa, secondo le parole del cardinale, si troverà in uno spazio sacro dove sarà possibile ricevere l’amore e la protezione materna di Maria.
Questa Basilica, dedicata alla Madre di Dio, si propone di guidare i visitatori con un messaggio di accoglienza e amore, rendendo la fede accessibile a tutti. Con l’inizio dell’Anno Santo, il cardinale ha esortato i fedeli a muoversi con spirito autentico verso il Signore, tenendo a mente le necessità dei più vulnerabili. “Come una madre, Maria è accanto a tutti, senza escludere nessuno”, ha concluso il cardinale Makrickas, invitando ciascuno a riporre fiducia nella tenerezza e nella cura della Madre Celeste.
In conclusione, l’apertura della Porta Santa nella Basilica di Santa Maria Maggiore non è solo un segno di eventi liturgici, ma un rinnovamento di speranza e connessione fra i fedeli e la loro fede.