Donne e bambini tra gli ostaggi di Hamas: chi sono i sequestrati in gravi condizioni
Il conflitto tra Israele e Hamas continua a suscitare preoccupazioni non solo per le violenze e le distruzioni, ma anche per il destino di numerosi ostaggi, tra cui donne e bambini. La situazione risulta particolarmente drammatica e richiede un’attenzione approfondita. Recentemente, è emersa una lista di ostaggi che Hamas avrebbe presentato a Israele durante le trattative per un possibile cessate il fuoco a Gaza.
Dettagli sugli ostaggi
La lista di ostaggi comprende dieci donne, 11 uomini anziani di età compresa tra 50 e 85 anni e due bambini, presumibilmente Ariel e Kfir Bibas. Inoltre, ci sono altri uomini sotto i 50 anni in gravi condizioni di salute. Secondo la BBC, un alto funzionario di Hamas ha confermato l’esistenza di tale lista, senza però fornire dettagli sulla vita degli ostaggi attualmente in mano al gruppo militante.
Il quotidiano saudita al-Sharq ha reso pubblici i nomi di 34 persone, evidenziando che potrebbero essere necessarie circa una settimana per confermare le condizioni di ciascun ostaggio. Ecco i nomi citati nell’elenco:
- Romi Gonen
- Emily Damari
- Arbel Yehud
- Doron Steinbrecher
- Ariel Bibas
- Kfir Bibas
- Shiri Silberman Bibas
- Liri Albag
- Karina Ariev
- Agam Berger
- Danielle Gilboa
- Naama Levy
- Ohad Ben-Ami
- Gad Moshe Moses
- Keith Siegel
- Ofer Calderon
- Eli Sharabi
- Itzhak Elgaret
- Shlomo Mansur
- Ohad Yahalomi
- Youssef Ziyadne
- Oded Lifshitz
- Tsachi Idan
- Hisham Al Sayed
- Yarden Bibas
- Sagui Dekel-Chen
- Iair Horn
- Omer Wenkert
- Alexander Troufanov
- Eliya Cohen
- Or Levy
- Avera Mengistu
- Tal Shoham
- Omer Shem-Tov
Israele smentisce la lista degli ostaggi
Tuttavia, Israele ha smentito categoricamente l’autenticità della lista pubblicata, definendola “vecchia” e non redatta da Hamas. Un funzionario dello stato ebraico ha commentato che l’elenco circolante sarebbe in realtà quello inviato in precedenza dagli israeliani a Hamas. La posizione ufficiale israeliana manifesta quindi scetticismo, affermando che Hamas non ha fornito informazioni sulle condizioni di salute degli ostaggi attualmente detenuti nella Striscia di Gaza.
Nel comunicato dell’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, si sottolinea che “Israele non ha ancora ricevuto conferme o risposte da Hamas riguardo le condizioni degli ostaggi menzionati nella lista”. Questa incertezza amplifica ulteriormente le preoccupazioni riguardo al destino di quei cittadini israeliani e alle possibili sofferenze che potrebbero essere attraversate dagli ostaggi.
La speranza che ogni ostaggio possa tornare a casa sano e salvo resta un tema centrale nel dibattito pubblico e nelle trattative politico-diplomatiche in corso. La comunità internazionale guarda con ansia a questi sviluppi, attendendo notizie più chiare riguardo la situazione umanitaria nella regione e il futuro di coloro che sono stati presi in ostaggio.