Cronaca

Tensione a Bari dopo scritte e bombe carta per la morte di Ramy

Tensione a Bari dopo scritte e bombe carta per la morte di Ramy

Tensione a Bari dopo scritte e bombe carta per la morte di Ramy

Un atto di protesta ha scosso il Municipio I di Bari, dove è comparsa una scritta minacciosa in rosso che fa riferimento a Ramiz, un giovane di 19 anni morto a Milano dopo una drammatica corsa in scooter durante un inseguimento da parte dei carabinieri. La scritta, che recita “Vendetta per Ramy”, è stata osservata su una delle due porte del municipio, insieme a vandalismi significativi che includono bombette carta e finestrini imbrattati con vernice rossa.

La scritta e i danni sono stati scoperti in un momento di alta tensione, e la loro origine rimane ancora oggetto di indagine. Al momento non è chiaro se l’azione sia avvenuta durante la notte precedente, quando è stata anche trovata una lettera, presumibilmente di rivendicazione, che ora è nelle mani delle autorità investigative.

La reazione del sindaco di Bari

Il sindaco di Bari, Vito Leccese, ha condannato fermamente questo «episodio molto grave», sottolineando che non esiste una motivazione accettabile per atti di violenza contro una struttura pubblica che offre servizi essenziali ai cittadini. Leccese ha espresso la sua solidarietà alla presidente del municipio I, Annamaria Ferretti, e a tutti i dipendenti, ribadendo che il servizio della Polizia locale sarà intensificato e che gli investigatori stanno lavorando per identificare i responsabili di questi atti.

Le parole della presidente del Municipio I

Annamaria Ferretti, presidente del Municipio I, ha dichiarato che questo non è solo un atto vandalico, ma un gesto dimostrativo che colpisce profondamente. Nonostante gli eventi recenti, Ferretti ha assicurato che continuerà a lavorare per mantenere il municipio come un punto di riferimento per tutti i cittadini, inclusi quelli delle varie nazionalità. Ha anche enfatizzato l’importanza di iniziative di integrazione e supporto alle comunità locali, come il progetto partecipativo avviato nel quartiere Libertà, che promuove valori di non violenza.

La preoccupazione delle forze dell’ordine

Il clima di paura è stato amplificato dalle dichiarazioni di Vincenzo Incampo, segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri. Incampo ha lanciato l’allerta sulla crescente tensione, affermando che «è partita la caccia allo sbirro» e richiamando l’attenzione sulla necessità di attuare protocolli di sicurezza per proteggere le forze dell’ordine da eventuali ripercussioni legate alla morte di Ramy. Ha sottolineato che le vite dei carabinieri e della polizia sono in pericolo e che è fondamentale prevenire incidenti gravi.

In conclusione, il drammatico evento che ha colpito Bari solleva interrogativi non solo sulla sicurezza dei cittadini, ma anche sul ruolo fondamentale delle istituzioni nel promuovere l’unità e la pacificazione sociale. La situazione attuale sottolinea la necessità di una risposta collettiva per affrontare il dolore e la rabbia che circondano la tragica fine di Ramy.

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