Giunta Gualtieri boccia il progetto Roma Nuoto per lo stadio Flaminio
Recentemente, la Giunta di Roma Capitale, sotto la guida del sindaco Gualtieri, ha preso una decisione importante riguardante il futuro dello stadio Flaminio. Con una delibera approvata all’unanimità, è stato negato il riconoscimento di pubblico interesse al progetto di fattibilità presentato da Costruzioni Civili e Commerciali S.p.A., che aveva collaborato con la Rubner Holzbau S.r.l. e la S.S.D. Roma Nuoto a.r.l. Questa scelta ha suscitato un dibattito acceso tra gli appassionati di sport e i cittadini di Roma.
Ragioni della bocciatura
La delibera della Giunta si basa su considerazioni chiare e dirette, evidenziando che la proposta di riqualificazione non salvaguarda la funzione principale per la quale la struttura era stata concepita: quella di stadio. Infatti, secondo le dichiarazioni ufficiali, il progetto:
non valorizza la vocazione di grande impianto sportivo, capace di ospitare eventi nazionali e internazionali, e limita le sue potenzialità come polo culturale e turistico per la città.
In aggiunta, si è rilevato che il piano avrebbe depotenziato le funzionalità dello stadio attraverso la drastica riduzione dei posti disponibili, passando da 42.000 a soli 7.500. Questo cambiamento è accompagnato dall’introduzione di spazi commerciali, compresa una rete di vendita di 2.500 metri quadrati, che allontanerebbe ulteriormente l’impianto dalla sua vocazione sportiva.
Il futuro della proposta della Lazio
Con la bocciatura del progetto Roma Nuoto, rimane in gioco solo la proposta della Lazio, che intende trasformare il vecchio stadio in una nuova casa per il proprio club calcistico. Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha presentato un dossier di 200 pagine per un progetto che prevede un investimento di circa 500 milioni di euro. Questa proposta include un ampliamento della capienza a circa 50.000 posti, oltre alla creazione di spazi aperti per la comunità circostante.
Il sindaco Gualtieri ha già espresso un cauto ottimismo riguardo a questa iniziativa, sottolineando l’importanza di esaminare con attenzione il piano di rigenerazione del Flaminio. “È un bel progetto”, ha dichiarato, “e siamo contenti che siano stati avviati i processi amministrativi per la sua valutazione”.
In conclusione, il futuro dello stadio Flaminio si presenta incerto ma potenzialmente promettente, con un rinnovato interesse da parte della Lazio. I prossimi passi saranno cruciali per definire come e se l’impianto tornerà a rivestire un ruolo importante nel panorama sportivo della capitale.