Afragola, ex fidanzato confessa l’omicidio della 14enne Martina Carbonaro
Una tragedia sconvolge Afragola: Martina Carbonaro, 14 anni, è stata trovata senza vita in un edificio diroccato vicino all’ex stadio Moccia dopo due giorni di ricerche. L’ex fidanzato della giovane, di poco più grande di lei, ha confessato l’omicidio dichiarando di aver agito per rabbia dopo la fine della loro relazione. Il ragazzo è stato fermato con l’accusa di omicidio volontario e durante gli interrogatori ha ammesso di aver colpito Martina con un oggetto contundente, probabilmente una pietra, causandone la morte per trauma cranico.
### Martina Carbonaro uccisa dall’ex fidanzato, la madre aveva previsto il pericolo
Fiorenza Musa, la madre di Martina, aveva intuito la pericolosità del ragazzo. In un disperato appello sui social, accompagnato dall’ultimo selfie in bianco e nero della figlia, ha scritto: *”Figlia mia chi ti ha fatto del male la pagherà, vola in alto”*. Già nelle settimane precedenti, dopo un episodio in cui l’ex fidanzato aveva aggredito Martina, la donna aveva messo in guardia la figlia: *”Gli aveva dato una sberla e avevo capito che poteva essere violento. Gli dissi: ‘Martina, non è che un giorno qualcuno mi dice che ti ha uccisa?'”*.
### Il racconto della madre di Martina: “Avevo messo in guardia mia figlia”
La signora Musa ha raccontato ai giornalisti: *”Due settimane fa lui è venuto a casa piangendo, ha mangiato con noi e giurava di amarla. Io dissi a Martina: ‘Se non lo vuoi più, lascialo'”*. La sera della scomparsa, lunedì, la madre ha chiamato più volte il cellulare della figlia: *”Alla terza telefonata, lui ha risposto. Sentivo Martina affannata, poi la linea è caduta”*. Un dettaglio agghiacciante che anticipava il ritrovamento del corpo nella casa abbandonata del custode dello sportivo, luogo in cui il ragazzo ha confesso di aver commesso il delitto passionale.
### Afragola sotto choc per l’omicidio della 14enne, il sindaco esprime dolore
La comunità è in lutto. Il sindaco Antonio Pannone ha definito l’accaduto *”un’immane tragedia che toglie il respiro”*, ringraziando carabinieri, polizia e vigili del fuoco per le ricerche svolte con l’ausilio del sistema di videosorveglianza comunale. *”Oggi Afragola piange un dolore inconsolabile – ha aggiunto –. Una violenza cieca che spezza la vita di un fiore. Dobbiamo difendere i nostri giovani, il bene più prezioso”*.
Mentre la procura di Napoli Nord coordina le indagini, la famiglia chiede giustizia. Martina, descritta come una ragazzina solare, è diventata il simbolo drammatico dei femminicidi giovanili, un caso che riaccende il dibattito sulla violenza di genere tra adolescenti.