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Tregua a Gaza Israele accetta il piano USA ma Hamas rifiuta ostaggi e aiuti in bilico

Tregua a Gaza Israele accetta il piano USA ma Hamas rifiuta ostaggi e aiuti in bilico

Tregua a Gaza Israele accetta il piano USA ma Hamas rifiuta ostaggi e aiuti in bilico

La speranza di una tregua a Gaza svanisce ancora una volta: Hamas ha respinto la nuova proposta di cessate il fuoco avanzata dagli Stati Uniti, nonostante Israele ne avesse dato l’assenso. Bassem Naim, esponente di spicco del movimento palestinese in esilio, ha dichiarato all’AFP che la proposta americana – che prevedeva 60 giorni di tregua – “non risponde alle richieste del nostro popolo”. Secondo Naim, il piano “perpetuerebbe l’occupazione, gli omicidi e la carestia”, senza garantire la fine della guerra.

Poche ore prima, la situazione sembrava volgere verso una svolta: fonti israeliane avevano confermato l’adesione al piano dell’inviato USA Steve Witkoff, mentre la tv araba Al Arabiya aveva addirittura annunciato un via libera di Hamas. La notizia è stata però prontamente smentita, lasciando ostaggi e aiuti umanitari in un pericoloso limbo.

Il documento negoziale, ottenuto da Al Arabiya e Al Hadath, prevedeva un cessate il fuoco di 60 giorni con garanzia personale del Presidente americano Donald Trump. I punti chiave includevano:
– Il rilascio di 10 ostaggi israeliani vivi e la restituzione dei corpi di altri 18 prigionieri entro il settimo giorno
– L’invio immediato di aiuti umanitari a Gaza dopo l’accettazione della tregua
– L’avvio di negoziati per una pace permanente dal primo giorno di tregua
– La liberazione di 125 prigionieri palestinesi condannati all’ergastolo

La distribuzione degli aiuti sarebbe stata affidata a ONU e Mezzaluna Rossa, mentre il rimpatrio degli ostaggi avvenire senza manifestazioni pubbliche. Proprio mentre i riflettori erano puntati sui negoziati, le sirene antiaeree hanno nuovamente squarciato il cielo israeliano. L’esercito ha confermato l’intercettazione di un missile balistico lanciato dallo Yemen, a ricordare quanto la situazione resti esplosiva su più fronti.

Con il rifiuto di Hamas, la possibilità di salvare vite umane e fermare la carestia a Gaza appare sempre più remota. La leadership del movimento ha ribadito di aver valutato la proposta “con senso di responsabilità”, ma che le condizioni israeliane – secondo loro – ignorano le richieste fondamentali del popolo palestinese.

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