## Bombardamento israeliano vicino a centro aiuti Rafah: almeno 39 morti e 220 feriti
Unmassacro umanitario si è consumato oggi a ovest di Rafah, dove colpi d’arma da fuoco israeliani hanno ucciso almeno 39 palestinesi e ferito oltre 220 civili inermi. Le vittime stavano cercando di raggiungere un centro di distribuzione alimentare gestito da un’organizzazione americana, secondo quanto denunciato dalla Società di Soccorso Palestinese ad Al Jazeera Arabic. L’episodio segna uno deibilanci più sanguinosi degli ultimi giorni nella Striscia di Gaza.
La tragedia si inserisce in una crisi umanitaria catastrofica. Oltre due mesi di blocco israeliano – solo parzialmente ridotto la scorsa settimana – hanno creato carestie estreme di cibo, medicine e beni essenziali. La disperazione ha portato a episodi di saccheggio: venerdì l’ONU ha denunciato il furto di materiale medico in un ospedale da campo, mentre mercoledì “orde di persone affamate” hanno preso d’assalto un magazzino del Programma Alimentare Mondiale.
Parallelamente, Israele intensifica le operazioni militari con l’obiettivo dichiarato di annientare Hamas, assumere il controllo totale di Gaza e liberare gli ostaggi rapiti il 7 ottobre 2023. Questa strategia continua nonostante le pressioni diplomatiche in corso: Stati Uniti, Egitto e Qatar stanno sollecitando Hamas ad accettare la proposta di tregua dell’inviato americano Steve Witkoff, come rivelato dal giornalista Barak Ravid.
Mentre la comunità internazionale cerca una soluzione politica, la popolazione civile paga il prezzo più alto. I feriti trasportati negli ospedali descrivono scene di panico durante la distribuzione degli aiuti, con famiglie in fuga diventate bersaglio di fuoco improvviso. Questo ennesimo episodio conferma come gli spazi umanitari non siano più considerati sicuri nella spirale di violenza che attanaglia Gaza.