Cronaca

Arrestato 18enne per omicidio benzinaio ad Ardea: confessione e ritrovamento dell’arma

Arrestato 18enne per omicidio benzinaio ad Ardea: confessione e ritrovamento dell'arma

I Carabinieri hanno arrestato un 18enne per l’omicidio del benzinaio bengalese di 36 anni accoltellato martedì scorso ad Ardea, nella cintura romana. Il fermo è stato eseguito a Cisterna di Latina dal Nucleo Investigativo di Frascati e dalla Compagnia di Anzio, dove il giovane – già noto per precedenti – si stava nascondendo.

La confessione e il ritrovamento del coltello

Durante l’interrogatorio, il ragazzo ha ammesso di essere il motociclista con casco integrale e vestito di nero che ha sferrato la coltellata mortale al cuore della vittima, rubandole poi 570 euro in contanti. La sua collaborazione ha permesso di recuperare l’arma del delitto: un coltello a serramanico con lama di 16 centimetri, ancora sporco di sangue, occultato in un’area boschiva insieme al casco e agli indumenti dell’aggressione.

Indagini serrate tra video e cellulari

Nonostante l’intervento immediato del 118, ogni tentativo di salvare il benzinaio è risultato inutile. Sotto la direzione della Procura di Velletri, i militari hanno setacciato le registrazioni di numerosi impianti di videosorveglianza e lettori targhe, ricostruendo l’intero percorso dell’assassino. Questo viaggiava a bordo di una moto BMW GS 650 bianca, rubata due giorni prima a Roma e ritrovata carbonizzata il 28 maggio.

L’intreccio del furto e la svolta decisiva

Le indagini sul furto del motociclo avevano inizialmente portato a tre giovani del litorale, presto esclusi perché la moto era stata sottratta a uno di loro la sera prima del delitto. Concentrandosi sul principale sospettato, i Carabinieri hanno sequestrato indumenti e cellulari, incrociando i dati degli smartphone con i tracciati video. La perfetta sovrapposizione dei percorsi ha consolidato il grave quadro indiziario.

Arresto e reclusione

Sabato 31 maggio, il 18enne è stato rintracciato nella sua abitazione di Cisterna. Dopo la confessione in presenza del pubblico ministero presso la Compagnia di Anzio, è stato tradotto nella Casa Circondariale di Velletri, ora a disposizione dell’autorità giudiziaria per l’iter processuale.

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