Cronaca

Sospeso il professore per il post contro la figlia di Meloni docente in crisi dopo il gesto estremo

Sospeso il professore per il post contro la figlia di Meloni docente in crisi dopo il gesto estremo

Sospeso il professore per il post contro la figlia di Meloni docente in crisi dopo il gesto estremo

In un drammatico sviluppo che ha sconvolto la comunità scolastica, Stefano Addeo, docente di tedesco in un istituto superiore di Cicciano, è stato sospeso a titolo cautelare dall’Ufficio scolastico regionale della Campania. La misura arriva dopo le minacce rivolte alla figlia della premier Giorgia Meloni attraverso un post social, e resterà in vigore fino alla conclusione del procedimento disciplinare avviato contro di lui. La decisione mira a tutelare la serenità dell’ambiente scolastico, ma ha innescato una crisi personale senza precedenti per l’insegnante.

Dopo la sospensione, Addeo ha evitato dichiarazioni pubbliche, preferendo attendere l’esito del procedimento prima di esprimere la propria posizione. Fonti vicine al professore lo descrivono come “molto scosso” e in preda a uno stress emotivo acuto. La situazione è degenerata nel tardo pomeriggio di ieri, quando avrebbe ingerito circa sessanta pillole, un gesto estremo che ha reso necessario un ricovero d’urgenza e una lavanda gastrica all’ospedale di Nola. Dimesso nella notte, è uscito da un ingresso secondario della struttura per sfuggire ai media.

Le difficoltà del docente si intrecciano a una realtà familiare complessa. Addeo vive con la madre 92enne, che sopravvive con una pensione minima di 500 euro e dipende completamente dalle sue cure. L’anziana, secondo i familiari, è “terribilmente preoccupata” per il figlio. La sospensione dal servizio aggrava ulteriormente le precarie condizioni economiche della famiglia, priva di altre fonti di reddito.

La dirigente scolastica ha invitato studenti e colleghi a evitare dichiarazioni alla stampa, per proteggere la comunità educativa. Tra chi conosce Addeo, emerge un altro episodio traumatico: due anni fa la sua casa fu devastata da un incendio dalle cause mai chiarite, evento che lo avrebbe segnato profondamente. Nonostante il caos, il professore avrebbe espresso il desiderio di incontrare Giorgia Meloni in privato, per chiederle scusa di persona al termine dell’iter disciplinare.

La vicenda solleva riflessioni sui meccanismi di giustizia amministrativa e sul fragile equilibrio tra responsabilità personali e sostegno sociale in contesti di vulnerabilità.

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