# Due cortei a Roma contro la guerra e il riarmo chiedono di fermare Israele e la terza guerra mondiale
Roma è stata teatro di due manifestazioni pacifiste contro la guerra, il riarmo e il genocidio a Gaza, con migliaia di persone scese in piazza per chiedere un cambio di rotta nelle politiche internazionali. I cortei, organizzati da diverse realtà sociali e politiche, hanno lanciato un messaggio forte: “Stop alla Terza Guerra Mondiale” e “Fermare Israele”.
## Stop Rearm Europe: un flash mob al Colosseo
La prima manifestazione, “Stop Rearm Europe”, è partita da Porta San Paolo per concludersi con un flash mob davanti al Colosseo. I partecipanti si sono sdraiati a terra con sudari bianchi, simulando una morte simbolica, mentre venivano riprodotti i suoni dei bombardamenti su Gaza. Uno striscione sul camion di testa recitava: “Fermare Israele, fermare la Terza Guerra Mondiale”.
“La priorità è fermare il genocidio a Gaza, la guerra in Ucraina e l’attacco terrorista di Israele all’Iran”, ha dichiarato un attivista al microfono. La protesta ha visto anche il sostegno indiretto del cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, che ha affermato: “Bene che ci sia una mobilitazione per evitare la corsa al riarmo”.
## Disarmiamoli: bruciate le bandiere di Israele, Nato e Ue
Contemporaneamente, in Piazza Vittorio, il coordinamento “Disarmiamoli” ha organizzato un’altra manifestazione, definendo l’attuale scenario globale come una “Terza Guerra Mondiale a pezzi”. Tra le critiche principali: l’escalation tra Israele e Iran, il conflitto in Ucraina e la corsa al riarmo in Europa.
Durante il corteo, promosso da Potere al Popolo, sono state bruciate alcune bandiere di Israele, Nato e Unione Europea, con i manifestanti che gridavano: “A fuoco i simboli dell’oppressione”.
## La mozione di Avs, M5S e Pd contro la cooperazione militare con Israele
Intanto, in Parlamento, Avs, M5S e Pd hanno presentato una mozione congiunta per chiedere la sospensione della collaborazione militare con Israele. “Il governo Meloni – si legge nella nota – è complice del silenzio su Netanyahu. Non permetteremo che l’Italia sia macchiata da questa complicità”.
La richiesta è chiara: revocare il Memorandum d’intesa con Israele e bloccare ogni forma di sostegno militare. “Questo massacro non continuerà in nostro nome”, hanno concluso i firmatari.
Le proteste di oggi dimostrano una crescente opposizione alla guerra e al riarmo, con una forte attenzione sulla crisi in Medio Oriente. Roma, ancora una volta, si conferma una piazza centrale per il movimento pacifista italiano.