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Leader opposizione bielorussa Serghei Tikhanovsky liberato dopo 5 anni: il ruolo di Trump e Ue

Leader opposizione bielorussa Serghei Tikhanovsky liberato dopo 5 anni: il ruolo di Trump e Ue

Leader opposizione bielorussa Serghei Tikhanovsky liberato dopo 5 anni: il ruolo di Trump e Ue

Dopo cinque anni di detenzione, Serghei Tikhanovsky, leader dell’opposizione bielorussa e marito dell’ex candidata presidenziale Svetlana Tikhanovskaya, è finalmente libero. Fonti per i diritti umani confermano la sua scarcerazione, avvenuta dopo pressioni internazionali e l’intervento degli Stati Uniti e dell’Unione Europea. Tikhanovsky, secondo alcune indiscrezioni, avrebbe già lasciato la Bielorussia.

### L’arresto e la condanna

Tikhanovsky, 46 anni, era stato arrestato nel maggio 2020 dopo aver annunciato la sua candidatura alle elezioni presidenziali contro il leader autoritario Aleksandr Lukashenko. Quel voto, contestato da accuse di brogli e repressioni violente, aveva scatenato proteste di massa, soffocate nel sangue. Condannato a 18 anni di carcere, Tikhanovsky era diventato un simbolo della resistenza al regime, mentre sua moglie Svetlana ne raccoglieva il testimone in esilio.

### La liberazione e il ruolo degli Stati Uniti

La scarcerazione di Tikhanovsky sembra legata alla recente visita a Minsk di Keith Kellogg, inviato dell’ex presidente americano Donald Trump. Secondo il giornale bielorusso Nasha Niva, la mediazione internazionale ha portato anche alla liberazione di altri 13 prigionieri politici. La Ong Viasna, attiva nella difesa dei diritti umani in Bielorussia, ha confermato la notizia.

### Il ringraziamento di Svetlana Tikhanovskaya

Svetlana Tikhanovskaya, leader dell’opposizione in esilio, ha espresso gratitudine verso gli Stati Uniti, l’UE e le personalità coinvolte nella liberazione del marito. In un video postato sui social, la Tikhanovskaya ha ringraziato Trump, Kellogg e il Dipartimento di Stato americano, sottolineando però che la battaglia non è finita: «Restano ancora 1.150 prigionieri politici dietro le sbarre. Tutti devono essere liberati».

Una vittoria per la democrazia, ma la strada verso la libertà in Bielorussia è ancora lunga.

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