Crosetto avverte su raid USA in Iran e possibili ritorsioni che cambiano lo scenario globale
I recenti raid aerei statunitensi contro i siti nucleari iraniani di Natanz, Arak e Fordow hanno innescato un cambiamento radicale nello scenario mediorientale. A lanciare l’allarme è il Ministro della Difesa Guido Crosetto, che esprime forte preoccupazione per il rischio di un’escalation con ripercussioni globali. L’Iran potrebbe rispondere con azioni dirette contro obiettivi americani e interessi occidentali, estendendo la crisi ben oltre i confini regionali.
L’attacco a Fordow, protetto da oltre 90 metri di roccia, ha dimostrato le avanzate capacità di penetrazione sotterranea degli Stati Uniti. L’Italia, pur non coinvolta nell’operazione, aveva già rilevato movimenti aerei sospetti nelle ore precedenti, confermando una preparazione strategica. Crosetto coordina costantemente con il Capo di Stato Maggiore Luciano Portolano e gli alleati per monitorare la situazione.
Misure preventive sono state adottate per proteggere i contingenti italiani all’estero, con alcune unità riposizionate per evitare danni collaterali. Le prossime 48-72 ore sono ritenute critiche: l’Iran potrebbe reagire con attacchi asimmetrici o blocchi nello Stretto di Hormuz, minacciando gli equilibri energetici globali.
L’Italia ribadisce il suo impegno per la non proliferazione nucleare, pur mantenendo un approccio di lucidità e fermezza. Crosetto sottolinea che la comunicazione sarà affidata a bollettini ufficiali, evitando speculazioni: il focus è sulla sicurezza di cittadini e militari, con l’obiettivo di contenere l’escalation e preservare la stabilità internazionale.