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Martello di mezzanotte il più grande blitz USA con bombardieri B-2 sulle centrali nucleari iraniane

Martello di mezzanotte il più grande blitz USA con bombardieri B-2 sulle centrali nucleari iraniane

Martello di mezzanotte: il più grande blitz USA con bombardieri B-2 sulle centrali nucleari iraniane

Nella notte appena trascorsa, gli Stati Uniti hanno scatenato l’operazione “Martello di mezzanotte”, il più massiccio attacco mai condotto con i leggendari bombardieri B-2 Spirit contro le centrali nucleari iraniane. A rivelare i dettagli è stato il generale Dan Caine, capo di Stato maggiore interforze, durante un briefing al Pentagono. Un’azione pianificata per mesi, progettata per cogliere l’Iran completamente alla sprovvista.

Il B-2 Spirit: l’arma invisibile

Il Northrop B-2 Spirit, protagonista dell’operazione, è un bombardiere strategico stealth in grado di trasportare sia armi convenzionali che testate termonucleari. Totalmente invisibile ai radar e con una traccia infrarossa quasi inesistente, è considerato uno dei velivoli più sofisticati al mondo. Ma la tecnologia ha un prezzo: con un costo di 700 milioni di dollari a esemplare, è l’aereo più caro mai costruito.

I numeri del blitz

Nell’attacco sono stati impiegati 7 B-2 Spirit, affiancati da un totale di 125 mezzi aerei, inclusi aerei cisterna per il rifornimento in volo. Le forze statunitensi hanno sganciato 75 tra bombe e missili teleguidati, tra cui 14 bombe bunker busters da 13.600 kg sui siti nucleari di Fordow e Natanz. Per colpire la centrale di Isfahan, invece, è stato utilizzato un sottomarino, che ha lanciato una salva di missili Tomahawk.

La cronologia dell’attacco

L’operazione è stata un esempio di precisione militare:
Ore 06:01 (Italia): i B-2 decollano dalla base Whiteman nel Missouri. Due velivoli si dirigono verso Guam come diversivo, mentre gli altri proseguono indisturbati verso l’Iran.
Ore 23:00: un sottomarino USA lancia una ventina di missili da crociera su Isfahan.
Ore 00:40 (02:10 in Iran): i B-2 sganciano due bombe GBU-57 sul sito di Fordow.
Ore 01:05: l’attacco si conclude con la distruzione degli obiettivi principali.

La risposta (mancata) dell’Iran

Secondo il generale Caine, le difese iraniane non sono riuscite a reagire: i caccia non sono decollati e i sistemi antiaerei non hanno rilevato la presenza dei bombardieri stealth. Un fallimento che solleva interrogativi sull’efficacia delle difese di Teheran contro una potenza tecnologicamente avanzata come gli USA.

Un’operazione che segna un nuovo capitolo nelle tensioni tra Washington e l’Iran, dimostrando ancora una volta la superiorità militare americana in scenari ad alto rischio.

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