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Ducati MotoGP: il casco digitale rivoluziona le prestazioni in pista con Lenovo
Immaginate di guidare a 300 km/h, con il cuore in gola e il tracciato che sfugge in un lampo. In queste condizioni, ogni millisecondo conta. Ecco perché Ducati sta lavorando a un casco digitale che proietta dati essenziali direttamente sulla visiera, trasformando la visiera in un cruscotto intelligente. Un’innovazione che potrebbe cambiare per sempre il volto della MotoGP, grazie alla partnership strategica con Lenovo.
Luci e dati al posto di numeri
Nella MotoGP, i piloti non hanno tempo per leggere numeri o messaggi. Per questo, finora, hanno usato codici luminosi: luci lampeggianti che segnalano emergenze o strategie. Ma con i 100+ gigabyte di dati raccolti ogni gara, Ducati vuole sfruttare al massimo queste informazioni. Il nuovo casco integrerà telemetria in tempo reale, mostrando parametri come usura gomme, freno motore e potenza, senza distogliere lo sguardo dalla pista.
Lenovo, il “motore” invisibile
Dietro questa rivoluzione c’è Lenovo, partner tecnologico di Ducati dal 2018. Non si tratta di semplice sponsorizzazione: i server portatili Edge e le workstation dell’azienda riducono del 30% i tempi di calcolo, permettendo di analizzare i dati in pochi minuti. Grazie all’intelligenza artificiale, Ducati ottimizza la calibrazione del motore in un solo giro, contro i quattro necessari in passato.
Dalla pista alla strada
Le tecnologie testate in MotoGP finiscono poi sulle moto di serie. Il controllo di trazione, la gestione del freno motore e persino alcuni sensori nascono in pista. Con il casco digitale, anche i piloti amatoriali potrebbero presto beneficiare di un feedback immediato, migliorando sicurezza e prestazioni.
Un futuro a portata di visiera
Il progetto è ancora top secret, ma la indiscrezione emersa al GP del Mugello non è stata smentita. Una cosa è certa: con Ducati e Lenovo in tandem, il confine tra uomo e macchina si assottiglia sempre più. E la vittoria? Diventa una questione di dati, potenza… e un colpo d’occhio.
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