Marie Curie sulla banconota da 20 euro: la disputa tra Polonia e Francia sull’identità della scienziata
Un nuovo scontro diplomatico si profila tra Francia e Polonia, ma questa volta non riguarda questioni geopolitiche o economiche. Al centro del dibattito c’è la futura banconota da venti euro, che potrebbe raffigurare Marie Curie, una delle scienziate più celebri al mondo. La polemica, però, non è sulla sua presenza, ma sul modo in cui il suo nome verrà scritto.
La Banca centrale europea (BCE) ha lanciato un concorso per ridisegnare le banconote dell’eurozona, proponendo due temi: “Cultura europea: luoghi di cultura e condivisione” e “Fiumi e uccelli: resilienza nella diversità”. Nel primo caso, per la banconota da 20 euro è prevista l’immagine di Marie Curie (nata Skłodowska). Ed è proprio questa dicitura a scatenare le proteste in Polonia.
### La questione del nome: Marie o Maria?
Per i polacchi, l’uso del nome Marie anziché Maria e l’inserimento del cognome da nubile Skłodowska tra parentesi sminuisce il legame della scienziata con la sua terra natale. Come riporta Euronews, molti media polacchi sottolineano l’apparente disparità di trattamento: Maria Callas (raffigurata sulla banconota da 5 euro) e Miguel de Cervantes (sui 50 euro) mantengono i loro nomi originali, mentre Marie Curie viene “francesizzata”.
Nata a Varsavia nel 1867, Maria Skłodowska si trasferì a Parigi per studiare, dove in seguito sposò Pierre Curie e divenne celebre come Marie Curie. Nonostante la sua carriera si sia svolta principalmente in Francia, la Polonia la considera un’icona nazionale, tanto che il suo volto compare già sulle banconote da 20.000 zloty.
### Un simbolo di identità europea?
La BCE ha aperto il concorso ai grafici di tutta Europa, con l’obiettivo di riflettere l’identità culturale condivisa del continente. La presidente Christine Lagarde ha definito l’euro un simbolo di unità e diversità, ma la controversia su Marie Curie dimostra quanto sia delicato bilanciare queste due dimensioni.
Il pubblico potrà esprimersi sui disegni selezionati, ma la decisione finale spetterà al Consiglio direttivo della BCE entro la fine del 2026. Intanto, il dibattito tra Francia e Polonia rimane acceso, dimostrando che persino una banconota può diventare un campo di battaglia per la memoria storica.