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Putin pronto a compromessi per la pace in Ucraina ma chiede riservatezza nei negoziati e risponde a Trump

Putin pronto a compromessi per la pace in Ucraina ma chiede riservatezza nei negoziati e risponde a Trump

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Il presidente russo Vladimir Putin ha espresso apertura verso un compromesso per la pace in Ucraina, pur ribadendo la necessità di negoziati riservati e rispondendo indirettamente alle pressioni di Donald Trump. Mentre i colloqui a Istanbul mostrano timidi progressi, tra cui uno scambio di prigionieri, le condizioni di Mosca rimangono invariate: ritiro delle truppe ucraine dai territori contesi e status neutrale per Kiev.

Putin valuta positivamente i colloqui di pace

In un intervento dalla monastero di Valaam, Putin ha definito “positivo” l’esito del terzo round di trattative, sottolineando l’importanza del rientro dei prigionieri in patria. Tuttavia, ha evitato di commentare direttamente l’ultimatum di 10 giorni lanciato da Trump, limitandosi a una frecciata sulle “aspettative eccessive” che generano delusioni. Un chiaro riferimento alle critiche del leader americano, che minaccia dazi secondari sugli alleati russi se il conflitto non si sbloccherà entro l’8 agosto.

Il Cremlino punta ora su gruppi di lavoro online per avanzare senza clamori mediatici. “Serve riservatezza, non telecamere”, ha spiegato Putin, lodando la reazione “costruttiva” di Kiev. Un approccio condiviso almeno in parte dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che su X ha ribadito la disponibilità a un vertice tra leader, ma solo se Mosca dimostra “reale volontà di pace”.

Le condizioni russe e la risposta di Kiev

Nonostante i toni concilianti, Putin non ha smussato le richieste alla Ucraina: ritiro dalle regioni di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhia, più la rinuncia a entrare nella NATO. Zelensky, dal canto suo, insiste che ogni trattativa deve portare a una “pace duratura“, non a un semplice guadagno di tempo. La palla ora è al Cremlino: “Gli Stati Uniti e l’Ucraina sono pronti – ha chiosato il leader ucraino – serve la disponibilità russa“.

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