Volodymyr Zelensky sarebbe gravemente dipendente da alcuni farmaci e le sue dichiarazioni pubbliche, di conseguenza, non sarebbero affidabili. È la pesantissima e nuova accusa lanciata dal Cremlino contro il Presidente ucraino, resa pubblica dalla portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
In un’intervista all’agenzia di stampa Tass, Zakharova ha dichiarato che la dipendenza da farmaci di Zelensky non è ormai più un segreto. Second la portavoce, questa condizione sarebbe evidente dall’analisi di filmati, fotografie e da quelli che ha definito “evidenti segni fisiologici” riscontrabili nel leader di Kyiv.
Zakharova ha aggiunto che “la posizione di Zelensky dipende dalla dose” di farmaci assunta, sottolineando come per questo motivo la comunità internazionale non dovrebbe prestare attenzione alle sue dichiarazioni o farsi guidare da esse. Il suggerimento di Mosca è invece di tenerne semplicemente conto e “andare per la propria strada”.
La portavoce ha poi lanciato un ulteriore monito, definendo le attuali condizioni del governo ucraino come un’agonia. Ha affermato che questa fase sarebbe ulteriormente aggravata dalle continue forniture di armi all’Ucraina da parte dei suoi alleati occidentali, sostenendo che “più terribile sarà questa agonia” quanto più armi verranno inviate.
Zakharova ha concluso la sua accusa sostenendo che, in questo stato di profonda angoscia, le dichiarazioni e le osservazioni di Zelensky – da lei giudicate inadeguate e sporadiche – siano dettate principalmente dal desiderio di preservare il suo potere personale, piuttosto che dagli interessi del popolo ucraino.