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La Gioconda è al sicuro? Ecco perché è impossibile rubarla dal Louvre oggi

La Gioconda è al sicuro? Ecco perché è impossibile rubarla dal Louvre oggi

Parigi è in allerta dopo il colpo spettacolare al Louvre che ha visto trafugati i gioielli della corona francese. Mentre la caccia ai ladri prosegue, un interrogativo assilla i visitatori e gli appassionati d’arte di tutto il mondo: la Gioconda è davvero al sicuro? Il celebre dipinto di Leonardo, già protagonista di un furto leggendario nel 1911, oggi sembra essere protetto da un sistema di sicurezza che lo rende un bersaglio quasi impossibile.

La leggenda del furto del 1911

La storia del furto della Monna Lisa è entrata nella leggenda. Nel 1911, un pittore italiano riuscì nell’impresa impossibile. Dopo essersi nascosto in una stanzetta, approfittò della chiusura del museo per entrare nel Salon Carré attraverso una porta di servizio. Prese il quadro, lo posò a terra, ritagliò la tela e, con un gesto di audacia incredibile, la arrotolò e se la infilò sotto la giacca, allontanandosi indisturbato. La fuga fu così concitata che sbagliò persino il tram per tornare a casa, giustificando il ritardo al lavoro con una presunta sbornia. Quel colpo clamoroso cambiò per sempre la storia della sicurezza museale.

La protezione moderna della Monna Lisa

Oggi, rubare la Gioconda sarebbe un’impresa di fantascienza. Il capolavoro di Leonardo è custodito all’interno di una teca blindata a prova di proiettile, dotata di sistemi di allarme e sensori di movimento estremamente sofisticati. La Salle des États, la sala che ospita il dipinto, è un bunker high-tech: sorvegliata da telecamere ad alta definizione e da personale di sicurezza armato, ogni movimento sospetto viene rilevato in tempo reale.

L’accesso alla sala è rigidamente controllato attraverso flussi di visitatori monitorati. Anche le uscite di emergenza sono presidiate e i percorsi di evacuazione sono progettati per impedire la rimozione di qualsiasi opera. Il Louvre collabora costantemente con le forze dell’ordine e esperti internazionali per aggiornare i propri protocolli. È proprio grazie alla lezione del furto di Peruggia che la Gioconda gode oggi di questa protezione speciale, concepita affinché la storia non si ripeta.

A rendere il sistema ancora più impenetrabile contribuiscono tecnologie d’avanguardia come il riconoscimento facciale e l’intelligenza artificiale, utilizzate per analizzare i comportamenti dei visitatori e individuare qualsiasi azione sospetta. Inoltre, l’enorme visibilità mediatica dell’opera e il suo inestimabile valore culturale rendono qualsiasi tentativo di furto sostanzialmente inutile: sarebbe impossibile da rivendere sul mercato nero o anche solo da nascondere.

Tuttavia, dopo il recente e spregiudicato furto dei gioielli della corona, le rassicurazioni del museo iniziano a vacillare. Se da un lato la sicurezza della Monna Lisa appare come una fortezza, l’impensabile ha già dimostrato di poter accadere.

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