Il sapore della pole position è di nuovo per Lando Norris. Il pilota della McLaren ha stregato i tornanti dell’Autodromo Hermanos Rodriguez, firmando il tempo più veloce delle qualifiche e regalando agli appassionati un’attesa elettrizzante per il Gran Premio del Messico. Un risultato che sa di rivalsa per il britannico, ma che deve fare i conti con un risveglio, tanto atteso, della Ferrari.
Norris ha chiuso la sua tornata decisiva in Q3 con un impressionante 1’15″586, centrando la quattordicesima pole position in carriera. È la quinta volta che conquista il primato in griglia in questa stagione 2025, dopo i successi a Melbourne, Montecarlo, Spielberg e Spa. Al suo fianco, in prima fila, ci sarà però un Charles Leclerc agguerrito, il quale, al volante della Rossa, si è piazzato a soli 262 millesimi dal tempo di riferimento.
Completa un quadro sorprendentemente positivo per Maranello Lewis Hamilton. Il sette volte campione del mondo, con la sua Ferrari, ha conquistato la terza piazza, a 0″352 dalla pole. Per Hamilton si tratta della miglior qualifica dall’approdo al Cavallino, un segnale importante che infonde fiducia nella squadra.
La Mercedes di George Russell si è insediata in quarta posizione, riuscendo a precedere il campione del mondo in carica, Max Verstappen, relegato in quinta piazza con la sua Red Bull. Una sessione che promette battaglie serrate in pista, con diverse scuderie in grado di lottare per le posizioni di vertice.
La griglia di partenza vedrà poi Andrea Kimi Antonelli sesto con la seconda Mercedes, mentre Carlos Sainz, su Williams, è stato il settimo classificato. Tuttavia, lo spagnolo sarà costretto a retrocedere di cinque posizioni a causa di una penalità inflitta per l’incidente di Austin con proprio Antonelli. Questo favorirà il leader del Mondiale, Oscar Piastri della McLaren, che partirà davanti a lui, preceduto anche da Isack Hadjar (Racing Bulls) e Oliver Bearman (Haas).
Il palcoscenico è pronto per una gara mozzafiato. Con Norris in prima posizione ma le Ferrari incredibilmente competitive alle sue spalle, il Gran Premio del Messico si preannuncia come un duello ad altissima intensità, dove la strategia e la gestione delle gomme potrebbero fare la differenza.
