Un gol al nono minuto di Basic, con una decisiva deviazione di Gatti, regala alla Lazio una vittoria sofferta e preziosissima contro la Juventus. All’Olimpico finisce 1-0, un risultato che pesa come un macigno per i bianconeri di Tudor, ora incagliati in una crisi di risultati che sembra non avere fine.

La Lazio ritrova i tre punti e lo fa contro un big, dimostrando il carattere e il sacrificio che Maurizio Sarri chiede alla sua squadra. Per la Juventus, invece, è la terza sconfitta consecutiva tra campionato e coppa, un dato allarmante che conferma un momento negativo profondo. La squadra di Tudor non vince da otto partite, un digiuno che began con la vittoria contro l’Inter il 13 settembre.

La Lazio vince con sacrificio e un gol decisivo

A decidore la partita è stato un episodio nella prima frazione di gioco. Al 9′, un errore di Timothy Weah nella sponda per McKennie permette a Cataldi di recuperare palla e servire Basic. Il suo tiro, prima di finire in rete, trova la deviazione decisiva di Gatti che beffa il portiere Perin. Un vantaggio presto conquistato che la Lazio è stata brava a custodire fino alla fine.

Nonostante le numerose assenze, i biancocelesti hanno messo in campo la mentalità giusta, controllando le iniziative juventine per lunghi tratti. Isaksen, in particolare, è stato un’arma costante per la difesa avversaria, mentre la retroguardia guidata da Gila e Romagnoli ha chiuso gli spazi ai deludenti attaccanti bianconeri.

La Juve in crisi nera: attacco a secco e polemiche

Dall’altra parte, la Juventus offre una prestazione opaca e priva di mordente. Il tandem Vlahovic-Weah, partito insieme dal primo minuto per la prima volta, non funziona e viene sostituito nel corso della ripresa senza essere riuscito a impensierire Provedel. Anche l’inserimento di Yildiz non ha prodotto la scintilla sperata.

La partita è stata costellata di polemiche arbitrali, con entrambe le squadre che hanno protestato energicamente per alcune decisioni del signor Colombo. Al 56′ la Lazio ha chiesto a gran voce il secondo giallo per McKennie, mentre pochi minuti dopo sono stati i bianconeri a contestare un contatto in area tra Gila e Conceicao, giudicato non falloso. Il forcing finale della Juve, con un colpo di testa di Thuram parato da Provedel, è stato troppo poco e troppo tardi per evitare una sconfitta che fa rumore.

I tabellini confermano le sensazioni di campo:

LAZIO (4-3-3): Provedel 6; Lazzari 5.5 (9′ st Pellegrini 6), Gila 6.5, Romagnoli 6, Marusic 5.5; Guendouzi 6, Cataldi 6, Basic 7 (23′ st Vecino 6); Isaksen 7 (37′ st Pedro sv), Dia 5 (37′ st Noslin sv), Zaccagni 6. All. Sarri 6.5.

JUVENTUS (3-5-2): Perin 6; Kalulu 6, Gatti 6 (41′ st Joao Mario sv), Kelly 6; Conceicao 6.5, Koopmeiners 5 (21′ st Thuram 6), Locatelli 5.5, McKennie 5 (33′ st Openda sv), Cambiaso 6 (1′ st Yildiz 5.5); Weah 4.5 (21′ st Kostic 6), Vlahovic 5. All. Tudor 5.

Per la Lazio è una serata di soddisfazione che proietta la squadra a 11 punti in classifica, a -1 proprio dalla Juventus. Per i bianconeri, invece, è l’ora di guardarsi dentro e trovare in fretta una soluzione a una crisi che sta assumendo contorni preoccupanti.