L’uragano Melissa, dopo aver scatenato la sua furia sulla Giamaica, è stato declassato alla categoria 4, ma la minaccia è tutt’altro che finita. La tempesta, uno dei più potenti mai registrati nel Mar dei Caraibi, sta ora puntando verso Cuba, dove si prepara il disastro in Giamaica fa presagire il peggio. Le autorità cubane hanno già avviato evacuazioni e chiuso le scuole in vista di un impatto che potrebbe essere devastante.
Il disastro in Giamaica
La Giamaica si sta risvegliando in uno scenario di caos totale. Quasi tutte le zone dell’isola hanno strade bloccate da inondazioni e detriti. L’area di St. Elizabeth è completamente sott’acqua, come ha riferito il ministro per la risposta ai disastri, Desmond McKenzie. L’ospedale Black River è rimasto al buio, costringendo all’evacuazione di 75 pazienti. Le raffiche di vento hanno raggiunto la sbalorditiva velocità di 295 chilometri orari, un’intensità che supera quella di molti uragani storici, inclusa Katrina. “Per la Giamaica sarà la tempesta del secolo finora”, ha dichiarato un’esperta dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale. Intanto, si contano i primi morti: tre in Giamaica, tre ad Haiti e uno nella Dominicana.
Allerta massima per Cuba
Mentre la Giamaica tenta di rialzarsi, Cuba è pronta ad affrontare la furia di Melissa. Si prevede che l’uragano tocchi terra nel sud-est dell’isola durante la notte, probabilmente come tempesta di categoria 4 o 3. Già da ora si registrano forti piogge e venti da tempesta tropicale, che genereranno onde pericolose alte fino a 3,6 metri. Melissa attraverserà Cuba per poi dirigersi verso l’Oceano Atlantico. Le autorità hanno implorato la popolazione di mettersi al sicuro, un messaggio ribadito con forza dal National Hurricane Center degli Stati Uniti: “Questa è una situazione estremamente pericolosa e mortale! Mettetevi al riparo ora!”.
Le conseguenze e i soccorsi
L’impatto sulla popolazione è già drammatico. In Giamaica, circa 240.000 persone sono senza elettricità dopo la chiusura forzata delle principali sottostazioni e linee di trasmissione. La Croce Rossa stima che l’uragano potrebbe colpire 1,5 milioni di persone, causando interruzioni dei servizi essenziali e dei mercati. In questo scenario disperato, un raggio di speranza arriva da Starlink, la rete di comunicazione satellitare di Elon Musk, che sta garantendo il coordinamento dei soccorsi nonostante il collasso delle reti tradizionali. I tecnici sono in diretto contatto con le squadre di emergenza per supportare le operazioni. Il climatologo Daniel Gilford non ha dubbi: “Il cambiamento climatico causato dall’uomo sta peggiorando ulteriormente tutti gli aspetti peggiori dell’uragano Melissa”.
