Elia Del Grande, il condannato a 30 anni per il triplice omicidio noto come la strage dei fornai, è evaso dalla casa lavoro di Castelfranco Emilia, in provincia di Modena. L’uomo, ritenuto socialmente pericoloso, si era reso irreperibile, facendo perdere ogni sua traccia e gettando nel panico le zone in cui potrebbe far ritorno, incluso il Varesotto.
La notizia, anticipata da Qn-il Resto del Carlino, riporta alla cronaca una delle pagine più cupe della criminalità italiana. Elia Del Grande, oggi 49enne, aveva scontato 25 anni di detenzione ed era stato inserito in comunità con una misura di sicurezza. Avrebbe dovuto trascorrere sei mesi nella struttura di Castelfranco Emilia in attesa di una nuova valutazione, prima della sua improvvisa fuga.
Le forze dell’ordine hanno immediatamente avviato una caccia all’uomo, con le ricerche che si stanno concentrando, in modo particolare, nel varesotto, teatro della sua efferata azione del 7 gennaio 1998, e in Sardegna, dove potrebbero trovarsi sue conoscenze. La fuga di un uomo condannato per un crimine così efferato e ancora considerato pericoloso rappresenta un caso di alta allerta sociale.
La cosiddetta strage dei fornai sconvolse l’opinione pubblica: il 7 gennaio 1998, un giovanissimo Elia Del Grande, allora ventiduenne, uccise a Cadrezzate, nel Varesotto, il padre, la madre e il fratello. La sua evasione riapre ora una ferita mai completamente sanata per le comunità coinvolte e riaccende i riflettori sul sistema di giustizia e sulle misure alternative alla detenzione.
