Allarme droni a Berlino: voli sospesi per due ore all’aeroporto Brandeburgo
Nuova notte di caos nei cieli di Berlino. L’aeroporto di Berlino Brandeburgo ha dovuto sospendere tutte le operazioni di volo per quasi due ore nella serata di venerdì a causa di avvistamenti di droni non identificati. È l’ultimo episodio di una lunga serie di allarmi simili che stanno colpendo l’Europa, gettando nel caos i piani di viaggio di migliaia di persone.
I decolli e gli atterraggi sono stati bloccati dalle 20:08 fino alle 21:58, costringendo un “intero insieme di voli” a essere dirottati verso altri scali tedeschi. Per cercare di limitare i danni e agevolare le operazioni di recupero, le autorità hanno anche temporaneamente allentato il rigido divieto di voli notturni in vigore a Berlino. Un portavoce dell’aeroporto ha dichiarato che al momento si presume “il pericolo sia stato scongiurato“.
La minaccia dei droni sta assumendo proporzioni sempre più allarmanti. I leader tedeschi hanno più volte lanciato l’allarme su questa minaccia ibrida in crescita, soprattutto dopo i ripetuti avvistamenti di veicoli aerei senza pilota (UAV) nei pressi di aeroporti e siti militari sensibili registrati quest’anno.
L’emergenza non è confinata in Germania. Anche gli aeroporti di Danimarca, Norvegia e Polonia hanno recentemente interrotto il traffico aereo per la presenza di droni non identificati. Paesi come Romania ed Estonia hanno apertamente accusato la Russia di essere dietro queste azioni destabilizzanti, accuse che Mosca ha respinto. Anche la Germania, tra i principali sostenitori della NATO nell’aiuto all’Ucraina, punta il dito contro Mosca.
Solo pochi mesi fa, a inizio ottobre, la città di Monaco ha vissuto una situazione identica: l’aeroporto è stato chiuso due volte per droni avvistati nello spazio aereo, lasciando a terra migliaia di passeggeri i cui voli sono stati cancellati o dirottati. Questi incidenti non si limitano agli scali aerei; negli ultimi mesi, avvistamenti di UAV sono stati segnalati anche sopra basi militari, siti industriali e altre infrastrutture critiche tedesche.
Di fronte a questa escalation, la richiesta di azioni concrete si fa più forte. Il ministro dell’Interno tedesco, Alexander Dobrindt, ha esortato il paese a “trovare nuove risposte a questa minaccia ibrida“, chiedendo un potenziamento delle capacità di rilevare, valutare e potenzialmente abbattere i droni. La sicurezza dei cieli europei sembra doversi misurare sempre più con un nemico piccolo, agile e potenzialmente molto pericoloso.
