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Tradizione del Ringraziamento Trump grazia i tacchini Waddle e Gobble

Tradizione del Ringraziamento Trump grazia i tacchini Waddle e Gobble

Anche quest’anno, nella tradizionale cerimonia alla Casa Bianca alla vigilia del Ringraziamento, due tacchini hanno ricevuto il perdono presidenziale. Il presidente Donald Trump ha garantito la salvezza di Waddle e Gobble, che potranno così vivere serenamente il resto dei loro giorni in una fattoria, invece di finire su un tavolo festivo.

La cerimonia, presente la first lady Melania Trump, è stata un momento di leggerezza in un periodo turbolento del secondo mandato. Trump non si è però lasciato sfuggire l’occasione per lanciare qualche frecciata ai suoi avversari, in particolare a Joe Biden, da lui soprannominato “Sleepy” (l’addormentato). Il presidente ha persino messo in dubbio la validità della grazia concessa l’anno scorso da Biden ai tacchini Peach e Blossom, sostenendo che fosse stata firmata con un autopen, la firma automatica.

Le origini della tradizione del tacchino

La consuetudine di donare un tacchino al Presidente degli Stati Uniti affonda le sue radici nel passato. Per decenni, questi volatili venivano consumati senza troppi ripensamenti. La storia moderna di questa usanza prese forma durante la Seconda guerra mondiale, quando uno studente del Texas percorse tremila chilometri in autostop per portare un tacchino in dono al presidente Franklin D. Roosevelt. Il gesto, nonostante alcuni aneddoti bizzarri, divenne così popolare da essere ripreso annualmente.

Il merito della regolarità di questo appuntamento mediatico va alla National Turkey Federation, anche conosciuta come Big Turkey, l’organizzazione che rappresenta l’industria del settore. Dopo una protesta degli allevatori contro le restrizioni del presidente Harry Truman, la pace fu sancita proprio con la donazione di un enorme tacchino alla Casa Bianca. Da allora, ogni anno, i tacchini scelti si recano a Washington per la loro apparizione pubblica.

Il primo perdono e gli aneddoti storici

Il primo a concedere una grazia presidenziale fu John Fitzgerald Kennedy nel 1963. Di fronte a un tacchino con un cartello “Buon appetito, signor Presidente”, JFK dichiarò: “Lo lasceremo crescere”. Tuttavia, la tradizione del perdono non divenne subito un appuntamento fisso.

Un aneddoto celebre risale al 1987, quando al presidente Ronald Reagan fu presentato il tacchino Charlie. Un giornalista colse l’occasione per chiedere a Reagan se avrebbe perdonato due funzionari coinvolti nello scandalo Iran-Contras. La risposta del presidente fu una battuta: “Se mi avessero dato una risposta diversa su Charlie, li avrei perdonati”. La grazia divenne una tradizione consolidata solo con George H. W. Bush, che nel 1989 assicurò pubblicamente che il tacchino non sarebbe mai finito sul tavolo di nessuno.

Tornando a Waddle e Gobble, i due fortunati volatili hanno così concluso la loro avventura a Washington. Dopo essere stati i protagonisti del giardino della Casa Bianca, sono tornati “a casa”, in North Carolina, per una meritata e lunga pensione, lontano dalle tentazioni del Giorno del Ringraziamento.

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