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Papa Leone XIV in Turchia: un ponte tra Est e Ovest per la pace e il dialogo

Papa Leone XIV in Turchia: un ponte tra Est e Ovest per la pace e il dialogo

Papa Leone XIV in Turchia: un ponte tra Est e Ovest per la pace e il dialogo

Nel suo primo viaggio apostolico, Papa Leone XIV ha scelto la Turchia per lanciare un potente messaggio di unità. Atterrato ad Ankara, il Pontefice ha subito definito la nazione un fondamentale fattore di stabilità, un ponte naturale per favorire una cultura dell’incontro. Il simbolo del viaggio, non a caso, è stato il ponte sullo Stretto dei Dardanelli, a rappresentare il ruolo speciale della Turchia nel Mediterraneo e nel mondo.

Il cuore politico della visita è stato l’incontro con il presidente Recep Tayyip Erdogan. Il faccia a faccia, della durata di quaranta minuti complessivi, è stato descritto come positivo e costruttivo. Al centro del colloquio tra la Santa Sede e la Turchia i temi caldi della scena internazionale: la situazione in Medio Oriente, con Erdogan che ha ribadito la necessità della soluzione di due Stati per la Palestina, il conflitto in Ucraina, la gestione dei migranti e la lotta ai cambiamenti climatici. Entrambi i leader si sono dettti pronti a collaborare per la pace giusta e duratura.

Contro la guerra mondiale a pezzi

Papa Leone non ha usato mezzi termini nel suo discorso alle autorità, denunciando la deriva conflittuale a livello globale. Ha richiamato con forza la definizione di terza guerra mondiale a pezzi, già utilizzata da Papa Francesco, mettendo in guardia dalle strategie di potere economico e militare. Il Pontefice ha ammonito che cedere a questa logica significa mettere a rischio il futuro dell’umanità. Le risorse sprecate nei conflitti, ha sottolineato, sono sottratte alle vere sfide globali che richiedono unità: la battaglia per la pace, contro la fame e la miseria, e per la salvaguardia del creato.

La Turchia, con la sua posizione unica di crocevia di culture e religioni, è vista come un attore chiave in questo processo. Leone XIV ha esortato il paese a valorizzare le proprie diversità interne, ricordando il profondo legame della nazione con le origini del cristianesimo. La Santa Sede desidera cooperare con Ankara per costruire un mondo migliore, sfruttando il suo potenziale di ponte tra Est e Ovest.

Il messaggio di pace e gli appuntamenti ecumenici

Prima degli impegni istituzionali, un gesto carico di significato: la visita al mausoleo di Ataturk. Papa Leone ha reso omaggio al fondatore della Turchia moderna, Mustafa Kemal Ataturk, lasciando una ghirlanda e un messaggio di pace per tutto il popolo turco. Questo gesto ha sottolineato l’obiettivo principale del suo viaggio apostolico: portare un messaggio di pace, unità e armonia.

La tappa successiva sarà Istanbul, dove l’agenda del Papa è fitta di appuntamenti. Oltre all’incontro con vescovi e sacerdoti presso la Cattedrale dello Spirito Santoincontro ecumenico di preghiera a Iznik, l’antica Nicea. La scelta del luogo non è casuale, in quanto si terrà nei pressi degli scavi della Basilica di San Neofito per celebrare i 1.700 anni dal primo Concilio, ribadendo così l’importanza del dialogo e delle radici comuni.

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