Emma Bonino è stata trasferita alla Stroke Unit dell’Ospedale San Filippo Neri di Roma. Il trasferimento, disposto dalla Asl Roma 1, ha lo scopo di garantire alla paziente un setting appropriato e le cure specialistiche necessarie. La storica leader radicale era stata ricoverata in terapia intensiva all’Ospedale Santo Spirito in seguito a un malore.
La nota clinica più recente della Bonino risale all’ottobre 2024, quando fu ricoverata per problemi respiratori. Nel 2023, l’ex ministro degli Esteri aveva annunciato di essere guarita da un tumore al polmone sinistro. Il suo percorso di salute è seguito con attenzione dall’opinione pubblica, data la sua lunga e prominente figura nella vita politica e civile italiana.
Emma Bonino è infatti una figura storica del Partito Radicale. Fin dagli anni ’70 è stata in prima linea nelle battaglie per i diritti civili, promuovendo inchieste e referendum che hanno segnato la storia del paese. Il suo impegno è stato cruciale per l’emanazione della legge 194 sull’aborto, per l’affermazione del divorzio e per le campagne a favore della legalizzazione delle droghe leggere. Il suo attivismo ha avuto anche una forte dimensione internazionale, con campagne per la moratoria sulla pena di morte e per l’istituzione della Corte penale internazionale.
La sua carriera istituzionale è altrettanto significativa. È stata eletta più volte alla Camera dei Deputati e al Parlamento Europeo. Tra il 1995 e il 1999 ha ricoperto l’incarico di Commissaria Europea con la delega agli Aiuti Umanitari, ruolo in cui ha portato la sua sensibilità umanitaria su scala globale.
Rientrata in Italia, ha ricoperto incarichi di governo come Ministro per il Commercio Internazionale e le Politiche Europee nel Governo Prodi II e quello di Vice-Presidente del Senato. L’apice della sua carriera ministeriale è stato il ruolo di Ministro degli Affari Esteri nel Governo Letta (2013-2014), dove ha potuto mettere a frutto la sua profonda esperienza diplomatica.
Le sue condizioni di salute rimangono al centro dell’attenzione. Il trasferimento alla Stroke Unit del San Filippo Neri indica la necessità di un monitoraggio neurologico specializzato, in una struttura all’avanguardia per la cura di questo tipo di patologie.
