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Paolo Bertolucci ricorda Nicola Pietrangeli: primo amore tennistico ed eroe della Coppa Davis

Paolo Bertolucci ricorda Nicola Pietrangeli: primo amore tennistico ed eroe della Coppa Davis

Il mondo del tennis italiano è in lutto. Dopo la scomparsa di Lea Pericoli, un altro pilastro dello sport racchetta ci ha lasciati: Nicola Pietrangeli. A ricordare il campione, con affetto e grande ammirazione, è Paolo Bertolucci, suo compagno di squadra e amico di una vita. In un toccante ricordo, Bertolucci dipinge il ritratto di un uomo che è stato molto più di un semplice atleta: un eroe, un pioniere e il volto stesso del tennis italiano per intere generazioni.

Il primo eroe nel bianco e nero

Paolo Bertolucci, intervistato da Sport Mediaset, non ha dubbi: Nicola Pietrangeli è stato il primo grande giocatore italiano. “Da ragazzini lo guardavamo giocare a bocca aperta, nel bianco e nero dei primi incontri di Davis”, racconta con emozione. Pietrangeli era il primo eroe tennistico, un modello assoluto che con la sua classe e la sua personalità ha scritto pagine indelebili nella storia dello sport nazionale. Un recordman assoluto, detentore di un primato di match disputati in Coppa Davis che, secondo Bertolucci, “nessuno potrà mai togliergli”.

Il legame tra i due va ben oltre il rispetto professionale. “Nicola è stato il mio primo grande amore tennistico“, confessa Bertolucci a ‘La Politica nel Pallone’ su Rai Gr Parlamento. Un amore nato dall’ammirazione per un uomo di classe, schietto e sincero, con cui ha condiviso momenti meravigliosi ma anche qualche inevitabile scontro, sempre nel segno del massimo rispetto per il grandissimo campione.

L’eleganza in campo e la battaglia per la Davis

Bertolucci ricorda Pietrangeli anche per il suo stile inconfondibile, sia dentro che fuori dal campo. “Ci teneva sempre all’eleganza, tanto che era elegante anche nel campo da tennis“. Una figura che, però, non ha mai accettato pienamente la modernizzazione del tennis, rimanendo legato alle sue radici. Un aspetto che non sminuisce, ma anzi accentua, l’immenso contributo dato da Pietrangeli al tennis e allo sport in generale.

Proprio in questo contesto, Bertolucci svela un retroscena cruciale. Senza la battaglia a livello politico portata avanti da Pietrangeli, l’Italia della Davis del 1976 “non sarebbe nemmeno mai partita per il Cile“. Una vittoria storica, la prima vittoria in Coppa Davis per l’Italia, conquistata proprio in quella trasferta cilena con Pietrangeli nel ruolo di capitano non giocatore. Un successo a cui il “capitano” contribuì non solo dal lato tecnico, ma anche con la sua determinazione e influenza, aprendo la strada al trionfo di una squadra di cui Bertolucci fu protagonista in campo.

Con la scomparsa di Nicola Pietrangeli, il tennis perde un grande personaggio, un uomo che ha fatto la storia. Le parole di Paolo Bertolucci non sono solo un omaggio, ma la testimonianza di come un vero campione lasci il segno non solo con i trofei, ma con la forza del carattere, la passione e la capacità di guidare un’intera nazione verso traguardi che sembravano impossibili.

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