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Papa Francesco ai giovani: discutere favorisce la crescita, la guerra no

Papa Francesco ai giovani: discutere favorisce la crescita, la guerra no

Papa Francesco ai giovani: discutere favorisce la crescita, la guerra no

Papa Francesco ha recentemente visitato la nuova sede di Scholas Occurrentes a Giacarta, un momento significativo poiché rappresenta la prima apertura nel Sud-est asiatico. Durante l’evento, il Pontefice è stato accolto da circa 200 giovani, provenienti anche da diversi Paesi asiatici, con i quali ha condiviso un dibattito ricco di emozioni e riflessioni sul tema della pace e della tolleranza.

Il Papa ha enfatizzato l’importanza della comunicazione e del dialogo, affermando: “Fare la guerra fra noi è sempre una sconfitta, invece discutere ci fa crescere”. Questo messaggio di armonia e pace ha risuonato nelle parole di Anna, una giovane musulmana che ha raccontato la sua trasformazione personale. Presso la cattedrale, un luogo sacro per i cattolici, ha sperimentato un forte senso di tolleranza, dicendo: “Scholas mi insegna la tolleranza”.

La forza del dialogo e della tolleranza

Il Papa ha ascoltato le esperienze dei giovani, affrontando anche il tema del bullismo e delle divisioni causate dalle differenze. Ha risposto con grande saggezza alla domanda di una ragazza su come insegnare la pace: “La vita va vissuta nelle differenze. Se tutti fossimo uguali, sarebbe una noia”. Bergoglio ha sottolineato che nelle differenze si può scegliere tra il conflitto o il dialogo. La scelta che ha proposto è quella di “camminare insieme” piuttosto che ricorrere alla violenza.

Ha continuato a spiegare che, pur riconoscendo la necessità di discutere, è fondamentale farlo in modo fraterno, cercando un terreno comune. “Discutere come amici e cambiare idea”, ha affermato, ci fa crescere e ci avvicina.

Compassione e carità nella comunità

Durante l’incontro con vescovi, sacerdoti, e altri leader religiosi, Papa Francesco ha enfatizzato che la fede non deve essere imposta, ma condivisa con gioia. Ha chiarito il concetto di compassione, sottolineando l’importanza di abbracciare i sogni di giustizia e di essere parte attiva nella vita di chi soffre.

“Ciò che manda avanti il mondo non sono i calcoli di interesse, ma la carità che si dona”, ha ribadito con forza. Ha messo in guardia dalla tentazione di considerare la compassione come una debolezza, evidenziando invece che essere toccati dalle difficoltà altrui è segno di vera forza.

Infine, il Papa ha ricordato che “il diavolo entra dalle tasche”, avvertendo che la ricerca di ricchezze materialistiche può allontanare dalla vera gioia della vita. L’invito è a guardare le cose con gli occhi del cuore, che vedono oltre le necessità materiali.

Domani, Papa Francesco parteciperà a un incontro interreligioso presso la Moschea Istiqlal, sottolineando l’importanza del dialogo tra culture diverse. Visiterà anche il Tunnel of Friendship, simbolo di unità e armonia, prima di incontrare persone con disabilità e difficoltà economiche. La giornata culminerà con una celebrazione eucaristica nello stadio Gelora Bung Karno, in onore di Santa Teresa di Calcutta.

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