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Putin pronto a incontrare Trump; pace con l’Ucraina solo se Zelensky è rieletto

Putin pronto a incontrare Trump; pace con l'Ucraina solo se Zelensky è rieletto

Putin pronto a incontrare Trump; pace con l’Ucraina solo se Zelensky è rieletto

Vladimir Putin ha dichiarato la sua disponibilità a incontrare il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, “in qualsiasi momento”. Durante una conferenza stampa trasmessa in diretta, il leader russo ha affermato di non aver avuto contatti con Trump per più di quattro anni e ha ribadito che è pronto a parlare con lui. Nel corso dell’incontro, Putin ha risposto a ben 76 domande da parte di giornalisti e cittadini russi, ricoprendo una vasta gamma di temi, dal conflitto in Ucraina alle relazioni internazionali.

La questione ucraina: tempi incerti per la pace

Relativamente alla guerra in Ucraina, Putin ha sottolineato di non saper indicare quando le truppe russe riprenderanno il pieno controllo della regione di Kursk, attualmente parzialmente occupata. Ha esortato a non dubitare del fatto che le forze russe “cacceranno via” le truppe ucraine, ma ha evitato di fornire una data specifica per tale sviluppo.

Putin ha chiarito che la Russia è disposta a negoziare e firmare accordi di pace solo con quello che considera il “legittimo leader dell’Ucraina”. Pertanto, qualsiasi colloquio con Volodymyr Zelensky avverrà solo se il presidente ucraino verrà rieletto nelle prossime elezioni. “Se il leader ucraino è illegittimo, allora lo è tutta la struttura di potere”, ha affermato il presidente russo.

Le sanzioni e il rafforzamento della Russia

Il conflitto ha portato a severe sanzioni contro la Russia, che, secondo Putin, rappresentano un modo “sleale” per combattere la concorrenza. Nonostante le difficoltà, il presidente russo ha affermato che tali misure non saranno in grado di “uccidere” il Paese, aggiungendo che la Russia è riuscita a difendere la sua sovranità. Ha raccontato che questi anni di conflitto hanno rappresentato una prova seria per lui e per la nazione, affermando di aver “quasi smesso di ridere” nel contesto della guerra.

Situazione in Siria: un bilancio complessivo

Riguardo alla Siria, Putin ha rivelato di non aver ancora incontrato l’ex presidente Bashar al-Assad, ma prevede di farlo a breve. Il presidente russo ha sottolineato che la permanenza delle basi militari russe in Siria è sostenuta da molti Paesi del Medio Oriente, confermando che la Russia ha raggiunto i suoi obiettivi nel Paese, nonostante le sfide attuali.

Inoltre, ha difeso l’operato russo in Siria, affermando che il Paese è intervenuto per prevenire la creazione di un’enclave terroristica simile a quella in Afghanistan. Secondo Putin, la Russia oggi è più forte e in uno stato che riflette i suoi obiettivi internazionali.

Relazioni con la Cina e sfide interne

Le relazioni tra Russia e Cina hanno raggiunto un “livello mai visto prima”, secondo Putin, che ha descritto una partnership “senza limiti” tra i due Paesi. In questo contesto, le accuse degli Stati Uniti secondo cui la Cina starebbe fornendo sostegno materiale alla Russia nel conflitto ucraino non sono state confermate da Pechino.

Infine, Putin ha commentato l’assassinio del generale Igor Kirillo, definendolo un “atto terroristico” legato agli attacchi del regime di Kiev contro i cittadini russi. Questo episodio ha aperto una nuova inchiesta, riflettendo le tensioni interne e la crescente preoccupazione per la sicurezza all’interno della Federazione Russa.

In conclusione, la disponibilità di Putin a dialogare con Trump e le sue posizioni sulla guerra in Ucraina e le relazioni internazionali sottolineano un contesto geopolitico complesso, dove le dinamiche di potere sono in continua evoluzione.

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